
dal parcheggio posto di fronte al Rifugio Melezè (o da S.Anna di Bellino se la strada è sgombra dalla neve) si inizia a seguire la stradina, raggiungendo prima la chiesetta di S.Anna, e a breve distanza, uno spiazzo nei pressi di un ponte, dove trascurate le tracce e la stradina che piega a sinistra (porta nel Vallone di Traversagn e al Colle di Vers, oltre che alla Rocca della Marchisa) si continua a destra nel Vallone Varaita di Rui fino a raggiungere le Grange Cruset 2020 m, dove si incontra un bivio con cartelli indicatori. Si volge a sinistra (indicazioni per i Colli Autaret e Bellino, segnavia U27 e U28), un primo tratto pianeggiante porta ad un ponticello in legno, che va oltrepassato, e qui il sentiero si tiene ancora sulla sinistra del Varaita di Bellino, prendendo gradualmente quota, si superano alcuni avvallamenti e piegando a destra si raggiunge l’incantevole e vastissimo pianoro noto come Pian Ceiol, che si attraversa con un semicerchio da destra a sinistra, entrando così nella stretta “Gola delle Barricate”, che costituisce il passaggio più delicato della salita in caso di abbondante innevamento o neve instabile. Si sale superando alcune rampe piuttosto ripide alternati a tratti quasi pianeggianti, tenendosi al centro della gola, fino ad oltrepassare un tratto del sentiero estivo e puntare ad un ultimo ripido pendio che consente di sbucare fuori dall’incassata gola, raggiungendo un punto dove il vallone si biforca. Tralasciate le eventuali tracce che a destra portano verso i Colli Autaret e Bellino, si volge a sinistra entrando nel Vallone Balma, compreso tra il Monte Pence, il Faraut e il Buc Faraut, che si risale tenendosi al centro del vallone, con la nostra in meta in fondo a chiudere l’orizzonte. Si salgono dossi e avvallamenti con percorso libero fino a raggiungere la conca terminale, da qui con percorso diretto oppure con diverse serpentine si supera un pendio abbastanza ripido fino a raggiungere un colletto senza nome a quota 2950 m circa, proseguendo ora a sinistra per la facile cresta si raggiunge in breve l’ampia vetta del Monte Faraut, sormontata da una croce metallica. In discesa non rimane che seguire a ritroso lo stesso itinerario di salita.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.17 Alta Val Varaita
- Bibliografia:
- Il Monviso freeride - Fabrizio Aloi - 2010 - Fusta editore
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