Si segue per alcuni metri la strada asfaltata che sale verso il Santuario di San Magno fino al vicino tornante, dove parte il sentiero per Narbona, palina. Si entra quindi nell’incassato vallone seguendo il sentiero che costeggia il torrente e lo attraversa per 5 volte fino a congiungersi col più frequentato tracciato che giunge dalla borgata Colletto. Si arriva così a Narbona, dove passando tra i numerosi ruderi si trovano ancora delle stanze arredate e la chiesa semidistrutta con i banchi in legno che sembra stiano aspettando i fedeli ormai scappati. Dopo le ultime case a monte si trova il bivio che sulla destra porta a Valiera per il Colletto Bercia, mentre a sinistra si continua sul nostro itinerario. Si traversa in direzione del rio Tanetta oltre il quale si passa tra i ruderi di Grange Casalas, per poi continuare sul versante sinistro orografico del vallone tra i pascoli ormai abbandonati. Il sentiero è segnato nell’erba alta con picchetti in ferro e si porta verso un pronunciato sperone roccioso che si supera sulla destra salendoci sopra. Con un ultimo traverso si arriva al bivio (palina) col tracciato che a destra sale alla Bassa di Narbona, sulla dorsale tra la Val Grana e Maira. Si prosegue in piano a sinistra attraversando un rio per portarsi sul versante opposto tra i rododendri e di qui in breve al caratteristico Pertus d’la Patarasa (Grotta del Ghiaccio). Si tratta di una piccola grotta nel calcare (inghiottitoio), che la leggenda vuole si trovino tutto l’anno le lacrime ghiacciate della bella fanciulla che non si era donata al signorotto di turno, il quale si era vendicato con gli abitanti delle borgate della zona. Si prosegue quindi sul bel sentiero che in circa 15 minuti raggiunge il Passo delle Crocette, e di lì a poco sulla cima del Monte Crosetta, o Crocetta.
La discesa si effettua dal colle delle Crosette in direzione Santuario di Castelmago (lo si vede dal colle, circa 40 minuti). Arrivati sul piazzale del Santuario si imbocca la strada che scende al bar del Santuario e dopo la prima curva, sulla sinistra, si imbocca il percorso Cammino di San Magno, un bel sentiero ultimamente ripristinato e segnato che scende sotto la provinciale e con un lungo traverso, passando per la bella Cappella di San Bernardo da Mentone, porta a Neirone superiore e inferiore. Si continua sul tracciato che attraversa dei prati fino a ritornare così a Campomolino e all’auto.