3.6Km
Da questi tiri si scende in doppie da 60 o 30m.
La prosecuzione in vetta è più discontinua, alpinisticamente impegnativa (necessità costante di integrare e all'occorrenza preparare delle soste) e piuttosto lunga per lo sviluppo. Oltre ai 400 di arrampicata, considerare 100m di dislivello facili, prima della placca finale.
Dalla cava, seguire verso Ovest, un sentierino pianeggiante che si inoltra nel vallone che porta ai piedi della parete (45 minuti di marcia). Se la strada è percorribile solo fino ai tornanti dopo l’alpeggio, prevedere 1 h e 15 minuti di marcia
- L1) Attaccare una ventina di metri dal margine destro della parete, risalire una spaccatura (5c), spostarsi a sinistra e risalire un diedro fessurato fino ad un punto di sosta (5b).
- L2) Spostarsi a destra, risalire una spaccatura verticale (5c) e sostare su un terrazzo erboso.
- L3) Superare una placca fessurata (4c), poi un grande diedro che si risale prima sul fondo e poi sulla faccia destra fino ad uscire su un terrazzino sul margine della parete (5b).
- L4) Salire facilmente per alcuni metri, superare una lama staccata (5b) e proseguire a sx (a dx si stacca “Papillon”), prima su placche e poi lungo una bella fessura che porta ad un terrazzino (5b).
- L5) Continuare direttamente lungo un bel diedro fessurato (5c), poi spostarsi a sinistra e salire fin sotto ad un tetto. Aggirarlo a sinistra poi superare un muro verticale (5c) e sostare su un terrazzo.
- L6) Salire verso una lama staccata che forma due caratteristici tetti a “Z” e superarli con dura arrampicata raggiungendo la sommità della placconata dove termina la parte più interessante e ripetuta della via (6b+, 5c).
- L6bis) Per evitare il faticoso passaggio dei tetti a Z, si può percorrere una variante che li aggira sulla sinistra (5c/6a e A0).
QUI TERMINA LA PRIMA PARTE DELLA VIA (DOPPIE). E’ POSSIBILE PROSEGUIRE LUNGO LO SPERONE FINO IN CIMA ALL’OSTANETTA.
- L7) Superare un camino (4b) e proseguire verso dx lungo un breve tratto erboso fino alla base dello sperone lungo il quale si svolge la seconda parte della via (sosta a 2 fix con cordone).
- L8) Superare un diedrino (4b), poi una placca biancastra verso dx (5b), uscendo in un terrazzino erboso (sosta a fix singolo con maillon)
- L9) proseguire facilmente in placca (4b) fino ad una sosta a 2fix con cordoni
- L10) proseguire debolmente sulla sx (4b) fino ad un fix singolo con piccolo maillon (sulla dx dello spigolo), da usare come sosta (eventualmente si può costruire facilmente una sosta su friend sulla sx, più comoda)
- L11) proseguire sulla sx dello spigolo su facili terrazzi (4b), raggiungere una placca e proseguire fino ad una sosta con cordoni su clessidra, alla base del grande torrione che caratterizza la cresta
- L12) Superare direttamente il torrione, prima lungo un muretto molto ripido da sx a dx (5c), quindi passata una zona facile ci si sposta a sx e si risale una successione di tettini in diagonale da sx a dx (5c), fino a sbucare ad un esiguo terrazzino di sosta (2fix con cordone)
- L13) salire il gradino facile sopra la sosta e quindi il difficile muretto, breve ma strapiombante (5c) che porta ad un comodo terrazzo (sosta a fix con cordoni)
Spostarsi a sx in piano e quindi scendere ad un intaglio sulla sx (passo di III in discesa)
- L14) Superare sulla destra un secondo torrione, superando un breve muretto verticale (4c) per poi scendere verso sinistra ad un altro intaglio (sosta da costruire su blocchi o friend)
- L15) Salire su placche a sx (passo di 5a) e quindi più facilmente (4b) poi lungo la cresta. Sosta su ch. da integrare con friend.
- L16) Superare una placca verticale solcata da un’evidente spaccatura (4c) e poi una fessura a destra (4b). Sosta su vecchi cordoni su spuntone.
Proseguire lungo lo sperone di cespugli, blocchi e facili paretine (passi di III) per circa 100m di dislivello, fino a raggiungere un intaglio all’altezza della Brecca (breccia tra Ostanetta e Rumella, ben visibile sulla sx). Dall’intaglio spostarsi a dx e puntare alla parete di fronte, un segno blu e una freccia indicano la partenza dell’ultimo tiro.
- L17) Superare la parete finale verso destra, prima lungo una fessura obliqua (4b) e poi un facile diedro. Sosta da attrezzare su blocchi.
In breve per cresta di facili blocchi si raggiunge la croce dell’Ostanetta.
Discesa: a) dalla cima si prosegue verso la Razil e quindi si imbocca un canalone lato NW che scende ripido e erboso fino alla conca a base parete (utile se si è lasciato qualcosa all’attacco); b) dalla cima si prosegue verso la Rumella, alla Brecca si prende il sentiero per il Col Clapiè e da lì si scende a Rucas tramite le piste (comodo se si è parcheggiato al Poligono o limitrofi, più diretto e su ottimo sentiero).
Variante diretta iniziale, F. Michelin, F. Giovanelli 10 luglio 1983.
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