Via dalle difficoltà continue che raggiungono l’apice in corrispondenza del tetto a Z. Parte inferiore un pò più scivolosa a causa dell’umidità della notte…in alto, decisamente più appigliante se non arriva la nebbia (oggi è andata bene). Qualche lichene di troppo non rovina il piacere di percorrere questa via dalla spittatura abbastanza confort. Utili friends misure medio-piccole.
Con Mauro per una toccata e fuga in Ostanetta…un assaggio sui primi 6 tiri di questa via e poi discesa su Papillon.
Due considerazioni: uno, mamma mia quanto bastona il tetto a Z se non hai le braccia (grazie Burda) e…due, non lo conosco personalmente ma Fiorenzo Michelin deve essere una persona straordinaria per la cura quasi maniacale delle vie, per il materiale “forgiato” manualmente (quando hai delle soste di calata come quelle che ho visto su Papillon vado sicuro che terrebbero anche un frigorifero in caduta libera) e per il lavoro che ha fatto nel tempo in tutte le sue vie. Grazie Fiorenzo.
E grazie Mauro per i posti nuovi che mi fai conoscere.