Si svolge su sentieri a volte ripidi e molto dissestati, poderali e per qualche tratto su asfalto, c'è un breve tratto attrezzato con corde fisse. Non si trova acqua lungo le tappe.
I sentieri sono segnati in modo insoddisfacente e la carta non è sempre "allineata" alla situazione sul campo.
L' Itinerario proposto si discosta lievemente da quello segnato come GTE sia per ragioni di interesse turistico sia per opportunità di pernottamento.
Giorno 1 EE:
16 km, 1000 mt dislivello
Da Pomonte si segue a lato alla chiesa il sentiero 9 GTE e poi il 31 fino al colle ” Le Filicaie” 896, qui a sinistra il sentiero numero 00 parzialmente attrezzato con corde fisse e poi in cresta (attenzione ad alcuni passaggi esposti che con un minimo di attenzione sono evitabili) in pochi minuti porta in vetta al Monte Capanne 1017.
Si ridiscende alle Filicaie e seguendo ora il sentiero 5 si arriva alla strada e all’ area picnic di Monte Perone 630 che si raggiunge con una breve deviazione in pochi minuti, si ridiscende fino a un largo sentiero (n.5) marcato sentiero per non vedenti e seguendolo si arriva fino a S.Ilario. Qui la GTE prosegue per Colle Reciso Monte Castello noi abbiamo preferito scendere a Marina di Campo per pernottare.
Percorso tra macchia mediterranea, boschi di pini e lecci.
Giorno 2 T/E:
15 km 720 mt dislivello
Seguendo il lungomare di Marina di Campo in direzione ovest dopo il campeggio si prende il sentiero 47 fino a Monte Tambone 377, poi a Nord il sentiero per passo del Monumento e si intercetta la GTE sentiero 44 poi 65 a Monte S.Martino, si passa dal Colle Reciso (un altro) e poco sotto la vetta di Monte Orello si raggiunge il B&B Tra Cielo e Mare dove abbiamo pernottato.
Percorso in boschi di Lecci e su creste.
Giorno 3 E:
15 km (+ 4 A/R se si va a fare il bagno) 730 mt dislivello
Breve deviazione per conquistare la vetta del Monte Orello 377 (ne vale la pena) poi sempre sul 64 e quindi sul 63 fino a Fortino del Buraccio e quindi a Cima del Monte 516 di fronte al Volterraio . Scendendo da Cima del Monte in località Le Panche si incrocia la strada asfaltata che scende a Rio Nell’ Elba , vi è subito una strada asfaltata piu’ stretta a sinistra, imboccandola si arriva rapidamente e Rio. Volendo da qui per Località Padreterno e proseguendo per un paio di KM si raggiunge la spiaggia di Ortano dove si puo’ fare il bagno.
Cresta, bosco di Lecci, macchia mediterranea.
Giorno 4 E/EE:
16 km 680 mt dislivello
Risaliti da Rio alle Panche si sale il monte Capannello 406 e il monte Strega 425, scendendo si incrocia la strada asfaltata e si prende a sinistra (in lieve discesa),si abbandona la GTE per prendere il sentiero 61 per monte Grosso 348
dove sono ancora presenti i ruderi del “Semaforo” postazione militare che offre una gradita ombra, si scende , si riintercetta la strada asfaltata , la si attraversa e a fianco di un residence con piscina si scende , su asfalto, a Cavo dove si conclude il giro.
Cresta, bosco di Lecci, macchia mediterranea
- Cartografia:
- Alp Isola d' Elba 1:35000