300m
Via alpinistica, da non sottovalutare il grado proposto sulla vecchia relazione di Monti d’Italia.
La parziale richiodatura forse ha modificato in alcuni punti l’itinerario.
Materiale: 8 rinvii (utilissimi quelli allungabili), friends medio-piccoli (da .1 a 2/3 BD), nuts non indispensabili, martello per ribattere e qualche chiodo di emergenza, cordini vari.
Da qui puntare a una sorta di breve canale tra la parete ed un grande roccione addossato allo spigolo stesso (sull’estremo lato destro della parete, appena prima del canalone di discesa).
L’attacco si trova in corrispondenza di una breve cengia erbosa che va verso sinistra (fix visibile 15 metri più in alto vicino allo spigolo).
- L1: dalla cengia salire direttamente superando un breve tratto leggermente strapiombante, poi continuare spostandosi man mano verso lo spigolo (III, passo di V, fix+ch.). Doppiare lo spigolo ed entrare nel diedro successivo (S2 2 fix, 20m).
- L2: salire il diedro (passo di V) (chiodi) per raggiungere una zona più facile. Proseguire in leggero diagonale verso dx (chiodi) fino ad un comodo terrazzo (III) (S1 2 fix, 20 m).
- L3: salire il brevissimo diedro soprastante e spostarsi su una piccola cengia a sx. Scalare la faccia sx del successivo diedrone (fix visibile, V) e raggiungere un tratto meno verticale (III+) (S2 2 fix, 30 m).
- L4: facile tiro che segue una rampa erbosa ascendente verso sx (S3 2 fix, 40 m, ometto di segnalazione).
- L5: lunghezza di non facile individuazione. Salire lo speroncino sopra la sosta, andando leggermente verso sinistra, raggiungere una specie di canalino erboso e proseguire in leggera diagonale a sx, fino a prendere uno speroncino (V, ch.) di roccia delicata, che porta ad un passo esposto in un diedrino verticale (V/+, fix). Si raggiunge così un piccolo terrazzino spostato di 5-6m abbondanti a sinistra dalla verticale della sosta precedente (S4 2 fix, 35m).
- L6: salire verticalmente raggiungendo un piccolo pino e infilarsi nel camino successivo portandosi su un tratto di cenge (IV-). Non portarsi sull’invitante placca a sx ma proseguire più sulla dx in camino-canale, fino ad un terrazzo, la sosta è un po’ nascosta contro un muro a sx (S5 2 fix, 30 m).
- L7: facile spostamento in diagonale verso dx fino all’evidente sosta prima di un diedro (S6 2 fix, 25 m).
- L8: entrare nel bel diedro-camino a dx e salirlo con scalata faticosa (V/+) (chiodi e masso incastrato). Verso la fine ristabilirsi su un terrazzo a sx e proseguire verticalmente (III+) per spostarsi poi leggermente a sx su un comodo terrazzo (S7 2 fix, 30 m).
- L9: salire il brevissimo diedro con lama sulla sx e continuare nel bel fessurone (IV-), fino ad uscire su una cengia che di segue verso destra fino al suo termine. Da qui salire verticalmente su spuntoni fino ad una zona erbosa (III) (S8 1 fix, 40 m).
- L10: spostarsi in piano su terreno facile alla base di un gendarme, raggiungere la breccia alla sua sinistra e contornare il suo lato ovest scendendo (delicato) fino a una seconda grossa breccia (II) (S9 su spuntone, 30 m).
- L11: tenersi abbastanza sullo spigolo oltre la breccia e con un passo faticoso in fessura raggiungere un terrazzo (IV) (2 chiodi di sosta, 15m).
- L12: proseguire nell’aperto camino soprastante (IV+/V) (chiodi e massi incastrati nel camino) e superatolo andare a sx verso dei blocchi rotti arancioni (S10 2 chiodi integrabile, 25m).
Da qui proseguire per 80 metri su rocce rotte prima e su spigolo poi fino alla croce.
Discesa: La via di discesa inizia poco prima della croce della vetta con una corda doppia (sosta vicino a dei pini, lato E) di 25m che porta ad una cengia erbosa. Si seguono le cenge molto esposte (alcuni fix con maillon) verso Est, si risale 7-8m ad un colletto e quindi si disarrampica su placchette facili sotto una grossa parete arancione. Si prosegue in discesa sulla sx fino ad un salto sopra il canale di discesa, da lì si scende con una doppia da 50metri su 2 fix con maillon. Scendere nel marcissimo canale per 200 metri fino a raggiungere nuovamente lo spigolo di salita (sulla dx).
P.S.:
– la via non sale quasi per niente uno spigolo evidente, quindi non è difficile andare fuori strada e salire alcune varianti.
-da S2 si possono anche salire le facili rocce a dx (chiodo visibile) superando poi uno spigolo sempre a dx arrivando alla base di un altro diedro (sosta da attrezzare alla sua base). Da qui si prosegue per la sua faccia sinistra lungo una bellissima fessura (chiodi) fino al suo termine (sosta da attrezzare in una zona erbosa). Raggiungere infine S4 attraversando in piano verso sx una zona molto facile sopra la rampa erbosa di L3 precedentemente descritto.
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