





Dettagli
- Dislivello (m)
- 997
- Quota partenza (m)
- 1775
- Quota vetta/quota (m)
- 2772
- Esposizione
- Nord-Ovest
- Grado
- BR
- Tipologia
- Pendii ampi
Località di partenza Punti d'appoggio
Nella parte alta potrebbero essere necessari piccozza e ramponi per il superamento di alcuni tratti ripidi.
Attraversato il paesino si prende una stradina che sale in diagonale verso destra (cartelli indicatori per la Tete de Viraysse e il Col du Vallonet). Si segue la stradina fino a quota 1900 m dove c’è un bivio, si deve seguire il sentiero che sale a sinistra (cartelli indicatori), supera inizialmente un boschetto di larici e poi taglia un pendio sottostante i Rochers de Saint Ours (tratto in cui occorre fare attenzione alla qualità e quantità della neve presente, rischio di eventuali valanghe). Si prosegue la salita nel Vallonet, tenendosi al centro, oltrepassato il Rocher du Piroulire si abbandona il vallone principale per volgere decisamente a destra, verso la ben visibile Tete de Viraysse che chiude il vallone. Si prosegue la salita dell’ondulato vallone (Mandia du Vall) fino a raggiungere la fortificazione quasi diroccata dei Baraquement de Viraysse 2503 m. Da qui ci sono due possibilità, da valutare in base alle condizioni della neve, l’itinerario tradizionale sale un pendio ripido a sinistra fino a raggiungere il Col de Mallemort 2558 m, poi raggiunto l’ampio crestone Nord-Ovest si sale lungo il filo fino a raggiungere la vetta della Tete de Viraysse 2772 m con l’omonimo forte.
La seconda possibilità consiste nel risalire direttamente i pendii soprastanti le Baraquement de Viraysse fino alla cima. Questa soluzione richiede neve ben assestata e compatta, in quanto il pendio è decisamente ripido ed è molto piacevole da risalire con i ramponi ai piedi.
Discesa dal percorso di salita.
- Storico:
- La Tete de Viraysse è nota anche per il forte posto in cima costruito dai militari francesi nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, facente parte della linea Maginot. Non è stato teatro di grandi eventi bellici, solo nel giugno 1940, poche settimane dopo l'ingresso dell'Italia in guerra, i reparti italiani cercarono di conquistare la vetta e la fortezza ma furono respinti dalla controffensiva francese. Dopo l'armistizio, la fortezza venne ceduta alle forze dell'asse italo-tedesco e ritornò poi alla Francia con la fine della guerra.
- Cartografia:
- IGN foglio 3538 ET Aiguille de Chambeyron in scala 1:25000
08/01/2006
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