
Escursione adatta al periodo tardo primaverile (maggio) in quanto grazie all'esposizione favorevole si libera presto dal manto nevoso. Anche l'autunno è un periodo ideale.
Non si trova acqua sicura lungo il percorso.
Si entra nell’abitato di Prafauchier e si raggiunge il ponte sulla strada interna che unisce le due metà della frazione. Qui, in destra orografica, inizia il sentiero U23, che segue brevemente il corso del torrente, poi lo attraversa con facile guado e si inerpica in sinistra orografica con numerosi zig-zag fino alla grangia Culour.
Si prosegue, e si raggiunge la cresta del costolone erboso, che si segue lasciando a sinistra la diramazione per le grange di Chiot Danugu. Si riprende poi il visibile sentiero principale, che si segue leggermente sotto cresta fino a ritornare in cresta. Si risale in cresta (N) fino alla grangia diroccata Becubre (riparo in caso di pioggia).
Subito dopo, si lascia sulla destra una diramazione orizzontale (volendo è una scorciatoia che taglia il versante e arriva alla depressione prima della cima) e si riprende a salire in cresta, con lunghi tratti rettilinei alternati ad alcuni zig zag, fino ad arrivare ad una sorgente a circa 2550 m .
Qui si trascura la prosecuzione in direzione del monte Pietralunga, che va a perdersi in una frana, e ci si gira, prendendo il sentiero a mezza costa in direzione SO. Questo presto gira a destra, risale ad una zona di frana dove diventa un po’ difficoltoso da rintracciare, ed infine raggiunge il cole del Bondormir 2650 m.
Da qui si segue la traccia in cresta a destra in direzione NE, si passa parte in cresta parte sotto cresta dal lato di Bellino, si contorna la quota 2753, e si raggiunge la cresta che conduce al monte Pietralunga.
Discesa per lo stesso itinerario di salita, oppure compiendo la traversata al Colle della Battagliola scendendo per il canale attrezzato con una corda fissa. Ulteriore possibilità è quella di scendere poco oltre la cima in direzione Est, per poi proseguire per ripidi prati con vaghe tracce, puntando ad una isolata baita ben visibile. Da questa un sentiero attraversa il combale, e riporta alle baite incontrate in salita sulla dorsale.
- Cartografia:
- IGC 1:25.000 n.106; IGC 1:50.000 n.6; Fraternali 1:25.000 n.11
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