







Come tutto il comprensorio della Carra Saettiva si presta ad un'arrampicata solare, solitaria e in ambiente di montagna suggestivo. Chiodatura più che buona.
N.b.:
nel caso si proceda a tiri alterni, L2 è congeniale per chi predilige la placca, mentre L5 si presta maggiormente a chi predilige muri verticali strapiombanti ben ammanigliati;
L6 presenta un passo abbastanza difficoltoso al disopra della grande cengia posta a metà del tiro. Il passo va affrontato mettendo la scarpetta al disopra del pulpito appena sopra la cengia andando successivamente a prendere il bordo dx della lama aerea cercando di innalzarsi su di esso con la mano dx. Se lo si affronta in modo diverso potrebbe risultare molto più difficoltoso di quanto in realtà non sia.
Proseguire sulla sterrata oltrepassando sulla sx un grosso masso su cui viene praticato bouldering fino al primo tornante sulla dx. A metà del tornante reperire il sentiero che salendo prima in mezzo ad alcune piante e poi per ripidi prati porta a B.ta Grangetta che la si supera passando in mezzo ad una strettoia fra una casa diroccata sulla sx ed una ristrutturata sulla dx. Oltrepassata la strettoia, voltare a sx fra grange e muretti e salire sulla strada sterrata che passa subito sopra B.ta Grangetta da dove è ben visibile la struttura piramidale di "Roc Neir Coulur".
Procedere sulla strada sterrata in direzione ovest (verso sx) che ad un certo punto entra nel bosco. Arrivati in prossimità del tornante verso dx proseguire dritti sulla mulattiera che biforcandosi mantiene la direzione ovest.
Qualche centinaio di mt. più avanti prestare attenzione sulla dx ad una segnaletica in legno con bollo giallo che indica il sentiero per "Roc Neir Coulur". Una volta preso il sentiero che con una serie di tornanti sale verso la sommità della suddetta struttura, dopo il 2° tornante sulla dx, nel successivo, anzichè volgere a sx, proseguire dritti (ometti) e da li a poco si giunge in prossimità dello sperone dx della "piramide" dove attacca "Sole d' Autunno", 30 min. dall'auto.
Per maggiori delucidazioni consultare le prime foto riportate della gita http://www.gulliver.it/gita/207740/
7 tiri non molto lunghi, prevalentemente placca. Buona logica: il II ed il V tiro i migliori, poi muretti, strapiombini, passaggi estetici mai difficili. Un paio di brevissimi trasferimenti fra i tiri centrali. L’ultimo tiro porta sulla cima del torrione, con la caratteristica forma a becco.
L1: 4c/5b (placche iniziali e camino in prossimità dell’uscita del tiro);
L2: 5c/6a (mantenendosi sulla verticale degli spit);
L3: 4c;
L4: 4c;
L5: 5c/6a (parte centrale leggermente strapiombante);
L6: 4b (passo di 5b a metà del tiro salendo sul pulpito sopra la grande cengia che lo attraversa tirando lateralmente il bordo dx della lama aerea);
L7: 2
Discesa: Comodo sentiero nel bosco, indicazioni e bolli gialli, riporta alla base delle rocce (5 minuti).
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