Il ritiro dei ghiacciai negli ultimi anni ha reso più problematici alcuni tratti del percorso sui ghiacciai di Gran Crou e Sospeso di Roccia Viva oltre ad aumentarne la pericolosità.
Tenere presente che la via più semplice e rapida in discesa è il canalone nevoso (300 m, 30°) che scende a ESE dal colletto fra la Roccia Viva e il Gemello Occidentale sul ghiacciaio della Roccia Viva (versante Piantonetto).
Da intraprendersi solo con buone condizioni fisiche e con tempo stabile.
Via Normale (crestone ovest-nord-ovest)
Dal Bivacco ritornare verso il ghiacciaio di Gran Crou e costeggiando a debita distanza le seraccate del soprastante Ghiacciaio Sospeso di Roccia Viva, ci si dirige verso lo sperone che separa il Ghiacciaio di Gran Crou da quello di Money. Contro le rocce, a sinistra della seraccata, esiste un ripido passaggio nevoso-detritico che permette di raggiungere i pendii del ghiacciaio Sospeso di Roccia Viva. Risalirlo ed aggirare sulla sinistra l’isolotto roccioso 2984 e passando verso destra sopra una barriera di seracchi, costeggiare la base della parete NO della Roccia Viva (caduta pietre possibile), fino alla base del colletto nevoso da cui si origina il crestone ONO, presso la q.3077.
Variante iniziale (preferibile a inizio stagione ma sconsigliabile in discesa). Dal Bivacco salire sul ghiacciaio di Gran Crou superando la ripida lingua posta immediatamente a S e attraversandolo in direzione SE, mirare ad uno stretto canale fra le rocce che dalla q. 2797 IGM sale allargandosi fino alla base del pendio del colletto 3077.
Risalirlo facilmente (30°) fino alla terminale dove si incontra il punto raggiunto con l’itinerario solito.
Percorso successivo. Varcata la terminale si supera il ripido pendio soprastante (35°) e si giunge al colletto, da cui si attraversa in piano per raggiungere la conca superiore del ghiacciaio di Gran Crou alla base del Canale del Colle Baretti (ore 3,30). Qui un evidente cengione detritico e nevoso permette di raggiungere il crestone ONO sopra il ripido salto iniziale. Seguirlo con passaggi facili su roccia in genere discreta (I e II) fino a sbucare sulla cresta SO alla base di un salto di roccia rossastra. Aggirarlo sulla destra (lato Piantonetto – in discesa una corda doppia di 20 m, chiodo da verificare) e tornati sul filo, uscire facilmente in vetta.
Discesa: se in buone condizioni, ritornare sull’itinerario di salita (non la variante iniziale); prestare molta attenzione alla caduta di pietre; dalla vetta al bivacco ore 5 (per non sbagliarsi, in salita osservare molto bene a ritroso i vari passaggi che saranno poi da affrontare in discesa).
Cresta sud-ovest
Dal Bivacco con l’itinerario della via Normale raggiungere la base del canale che scende dal Colle Baretti. Superare la terminale e risalire il ripido pendio, tenendosi nella parte alta (in caso di cattive condizioni) sulle rocce della sponda destra orogr. che portano facilmente al colle (m 3432, 180 m, 40°-45°, salibile in 1 ora). Attaccare il primo torrione e vincerlo per una serie di salti e fessure, che con divertente arrampicata su buona roccia (II, II sup.), conducono alla sommità.
Scendere brevemente ad una selletta e proseguire più facilmente sempre sul filo, fino ad incontrare l’itinerario del crestone ONO presso il salto verticale di roccia rossastra.
Aggirarlo sulla destra (lato Piantonetto – in discesa una corda doppia di 20 m, chiodo da verificare) e tornati sul filo, uscire facilmente in vetta.
In discesa il grande torrione può essere aggirato per la parete S (Piantonetto) o disceso con due doppie.
- Bibliografia:
- Gran Paradiso itinerari alp. e scialp. - F. Brevini - Ed.Musumeci