50m
Dal San Giacomo seguire le indicazioni per il bivacco Moncalieri fino al Lago Bianco (m 2543).
Da qui si presentano due opzioni:
Per la cresta sud (PD)
Costeggiare brevemente il lago sulla sponda sx orografica e puntare all’evidente ripido canalino erboso che conduce alla Bocchetta della Siula (m 2617). Dalla forcella prendere a dx e per facili roccette raggiungere la base di una placconata. Traversare qualche metro a sx e superare la placconata (II+) sfruttando anche le fessure erbose al centro. Raggiunto il sommo di un gendarme (q. 2648), scendere lato opposto seguendo il filo o passando qualche metro sotto lato destro (est), prestando attenzione alla forte esposizione e alla roccia pessima (doppia consigliata, da attrezzare). Dalla forcella successiva salire al torrione successivo, dove nuovamente occorre scendere lato opposto passando su terreno delicato versante est oppure con una breve calata (da attrezzare). Si tocca così una terza forcella, caratterizzata dalla presenza, nei pressi, di un pino cembro isolato, dove si giunge anche con il percorso del versante est.
Per il versante est (F+)
Dal Lago Bianco imboccare il secondo canale a dx del canalino erboso che sale alla Bocchetta della Siula, riconoscibile per un evidente grottino a metà sviluppo. Risalirlo su placche ricoperte di detrito fin dentro il grottino, uscire a dx su facili placche inclinate e raggiungere la cresta con una comoda rampa erbosa. Si esce ad una forcella con un caratteristico pino isolato sulla sx. Qui le relazioni citate in bibliografia indicano di proseguire facilmente sul filo, con passi di I-II grado, su roccia un po’ instabile, scavalcare un’anticima e per terreno detritico raggiungere il punto culminante. In realtà, raggiunto il primo risalto, la cresta si presenta però decisamente affilata, con segni di crollo e pericolante e pertanto poco invitante (cordone per una calata poco prima). Dal colletto con il pino si può però traversare lato ovest (Barra) perdendo qualche metro, su terreno ripido ed esposto ma con roccia più solida, fino a raggiungere il fondo di un canalone roccioso, risalire sul lato opposto inizialmente su placche inclinate quindi terreno ripido erboso/detritico fino all’anticima e quindi al punto culminante (segnale di pietre).
Discesa: dalla via normale dal vallone della Barra oppure dalla cresta dalla cresta nord, oppure dal versante est se si vuole tornare al Lago Bianco.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25.000
- Bibliografia:
-
GMI
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