Dai parcheggi al termine della strada dei Forni il Rifugio Branca può essere raggiunto in tre modi diversi: con la strada di servizio soluzione più rapida anche se meno interessante), con il sentiero glaciologico basso e con il sentiero glaciologico alto. I tempi di percorrenza indicati dai cartelli sono rispettivamente 1 h 10′, 1 h 30′ e 2 h 30′; avendo tempo a disposizione è consigliabile utilizzare la terza opzione, estremamente panoramica, che prevede anche l’attraversamento di due ponti “tibetani”, in realtà due ponti in legno solo un po’ ondeggianti. Dal Rifugio Branca si segue uno dei due sentieri che compiono l’anello del giro delle trincee (consigliabile quello di destra che è più diretto verso la nostra destinazione) che alle spalle dell’edificio si inoltra nella Val Rosole.
Ben presto si raggiunge un evidente crinale morenico che divide due valloni paralleli, che si percorre lungamente sul filo fino al suo termine. Si procede brevemente fino a incontrare il lago inferiore di Rosole che si costeggia sulla sinistra puntando a un’altra morena posta a ridosso del Pasquale e sul cui vertice sono ben visibili due ometti. Alla loro sinistra parte la traccia (ometti) che permette di raggiungere la cresta del Monte Pasquale nei pressi di un ometto caratterizzato da un bastone; questo punto va memorizzato onde evitare in discesa di proseguire oltre. La cresta sud-ovest si presenta inizialmente larga e poco pendente per poi impennarsi e diventare un po’ più stretta nel tratto che porta all’anticima; è comunque sempre presente una traccia di sentiero che permette, se seguita correttamente, di evitare qualunque passaggio di arrampicata. Il tratto più ripido culmina verso quota 3400 m con il raggiungimento di una baracca risalente alla Prima Guerra Mondiale; si prosegue sulla cresta ora nuovamente ampia fino all’anticima che procede di poche decine di metri il punto culminante. In quest’ultimo tratto è spesso presente neve e/o ghiaccio e potrebbero essere necessari ramponi, anche se comunque la cresta è praticamente orizzontale. La cima è caratterizzata da una rudimentale croce in legno e dalla presenza di manufatti risalenti alla Grande Guerra. Dal rifugio calcolare circa 3-4 ore. Volendo rimanere su difficoltà escursionistiche l’unica discesa possibile è quella della via di salita; la traversata verso il Colle del Pasquale, posto tra il Pasquale e il Cevedale e la successiva discesa o verso il Branca o verso il Rifugio Pizzini comportano l’utilizzo di materiale alpinistico.
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
Gran Zebrù Via Normale dall’Albergo dei Forni per il Rifugio Pizzini
50m
Gran Zebrù Canale delle Pale Rosse
50m
Cevedale (Monte) e Monte Pasquale dall’Albergo dei Forni, traversata
50m
Cevedale (Monte) Parete NO
Palon de la Mare Parete Nord Ovest
50m
ZufallSpitze Cresta NE e Monte Cevedale dal Rifugio dei Forni per il Rifugio Casati
50m
Vioz (Monte) dall’Albergo dei Forni per il versante ovest
Cevedale (Monte) e Zufall Spitze Via Normale dall’Albergo dei Forni per il Rifugio Casati
50m
San Matteo (Punta) Via Normale dall’Albergo dei Forni per il Rifugio Branca
Gran Zebrù Via Meraldi
50m