Dettagli
- Dislivello (m)
- 1208
- Quota partenza (m)
- 1621
- Quota vetta/quota (m)
- 2829
- Esposizione
- Sud-Ovest
- Grado
- D
Località di partenza Punti d'appoggio
Giudizio: linea che percorre l’evidentissimo diedro che la montagna presenta sul suo versante Ovest, struttura già perfettamente visibile dal rifugio dove se ne intuisce la geometrica perfezione; attacco non indifferente ma elementare, faticoso solo nell’ultimo breve tratto. Ascensione meritevole per i luoghi remoti visitati e la vastità del panorama offerto dalla cima.
- Soste: ottime con 2 fix da 8 mm e maglia rapida.
- Materiale: N.E.A.; serie completa di friends; un paio di chiodi per sicurezza
- Attrezzatura: la via è chiodata a fix 8x80 mm e alcuni chiodi
- Sviluppo: 180 m – 5 lunghezze
- Valutazione estesa: II, S2, V+
– Attacco: alla base del diedro ridotto nella sua sezione terminale a colatoio detritico
– Itinerario:
– L1: risalire con la dovuta attenzione il colatoio facile ma con molto detrito fin sotto una placchetta pochi metri prima di un salto che ne ostruisce il fondo; salire la placca a sinistra (fix) con divertente progressione (IV) diagonalizzando verso dx (III+/IV-) fino alla S1 su esiguo terrazzino (45 m, max IV).”
– L2: Aggirare a dx uno spigoletto (1 ch.), salire (IV+, roccia delicata) e immettersi in quello di dx dei due diedri abbattuti che si ci trova di fronte (IV, fix); al termine del diedro uscire a sx alla S2 (35 m, max IV+).”
– L3: spostarsi al centro del diedro e con bellissima progressione risalirlo integralmente (IV, passi di V, protezione essenzialmente a friends + 4 fix) e con una sezione più facile toccare la S3 sotto un evidente salto (40 m, max V)”
– L4: salire a destra per lame ben ancorate ma da non sollecitare fin ad un terrazzino; superare la sovrastante fessura (V) con divertente progressione fino ad immettersi nella seconda sezione del diedro; risalirlo integralmente (delicato in alcuni tratti per l’erba), transitare fra due massi da non sollecitare (V+, possibile azzeramento) deviando nell’ultimo tratto per placca a dx del diedro (V, 1 ch.) fino alla S4 su esigua cengetta erbosa (40 m, max V+).”
– L5: salire la facile cresta di blocchi (II/III) raggiungendo la sommità per un ultimo verticale lastrone (IV); S5 su singolo fix con maglia rapida (20 m, max I ).”
Discesa: in doppia lungo l’itinerario di salita.”
- Storico:
- Primi salitori: Amadio Paolo, Alberto Malinverni, Daniela Palazzini; 31 agosto 2008
- Cartografia:
- Kompass
- Bibliografia:
- Vie del cielo. Adamello e Val Daone. Vie classiche e moderne./http://www.adamellothehumantouch.it/
02/08/2017
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