1.3Km
Da Tignet salire alla Punta Bianca della Grivola passando dal Bivacco omonimo.
Dalla Punta Bianca per cresta pianeggiante fino ai primi salti rocciosi. Di qui (imprecisione relazione Chabod) inizia un lungo traverso, praticamente in piano, sul versante ovest che porta ad imboccare l’unico canale che adduce al colle Tukett 3804m.
Più precisamente: dopo qualche centinaio di metri si incontra un primo grosso ometto su di uno sperone, di qui bisogna traversare l’ampio canalone fino allo sperone successivo, qui ho costruito un grosso ometto in una nicchia che indica il punto in cui bisogna risalire un breve canale di 50m che porta ad un colletto, che non è il colle Tukett.
Si traversano di nuovo in piano altri 3 o 4 canaloni coi rispettivi speroni, grossi ometti sono presenti sugli speroni. L’ultimo ometto si riconosce perchè costruito con sassi dell’unica vena di quarzo bianco. E’ qui che inizia il canale. Fin qui si è proceduto su fine sfaciume senza difficoltà. Questo canale lungo poco più di 100m è in effetti facile ma bisogna usare le mani, con linguaggio moderno lo definirei così:1°grado continuo, possibilità di assicurazione assenti, ogni appiglio va ripulito ed è spesso mobile.
Siamo ora al passo Tukett. Alla nostra sin ben evidenti i resti delle vecchie corde fisse di 116b inutilizzabili, alla loro destra evidentissimo il canale della nostra via. Chabod dice “un pò liscio ma non molto difficile”. Traduzione: 140m, 2°grado continuo, un paio di passi di 3°, possibilità di proteggersi minima o nulla, ogni appiglio va provato.
Dal termine della cengia bassa (baratro) deviazione a destra per entrare nel canale di ghiaino del colle Tuckett. Ometti ben visibili fino al canale e l’orientamento è piuttosto facile grazie a questi, altrimenti sarebbe complicato. Salita del canale, poi quattro tiri nel suggestivo imbuto superiore della parete. Quindi abbiamo fatto una deviazione diretta in cresta. La via corretta è così: alla quarta sosta, che si trova proprio sopra l’uscita dell’imbuto, traversare a sinistra per qualche metro su cengetta terrosa. Raggiungere e seguire un vago sperone di blocchi (un anello con cordino) che conduce alla quinta sosta. Da lì per canalino camino (grande anello di ferro) alla sosta sulla cresta sommitale.
A questo punto si è in cresta praticamente in vetta.
Discesa: nel canale ci sono gli ancoraggi per 7 corde doppie tutte con spit collegati. Corda da 50/60m consigliata.
- Bibliografia:
- Gran Paradiso CAI-TCI it. 116a
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