
Piccozza e ramponi al seguito. Le due cime sono facilmente concatenabili con minima aggiunta di dislivello e di tempo (circa mezz'ora).
Sconsigliata in caso di nebbia a causa della mancanza di punti di riferimento.
Nel periodo invernale fino a maggio generalmente la strada viene chiusa a Rhemes Notre Dame o poco oltre.
Dal parcheggio di Thumel si percorre la strada fino all’alpeggio, dove si trascura la stradina sterrata che con percorso più lungo porta al rifugio Benevolo, proseguendo sul bel sentiero che sale nella pineta per un breve tratto, e poi per prati con ampio panorama risale dell’alto il lato idrografico sinistro della Dora di Rhemes. Ci si ricongiunge alla strada di servizio poco prima di un ponte proprio sotto al rifugio. Quindi o si continua per la strada con alcuni tornanti (soluzione con innevamento abbondante) oppure si percorre il sentiero estivo più diretto fino al Rifugio Benevolo 2285 m.
Dal rifugio si attraversa il ponticello poco più avanti e si prosegue verso il Refuge du Fond. Qui ci si mantiene sulla sinistra, imboccando una valletta che precede un ampio dosso in alto rispetto alla Dora di Rhemes. Raggiuntone il culmine occorre perdere 30 m di dislivello per arrivare ad una conca dove si attraversa la Dora passando sul versante orografico sinistro del vallone.
Si sale dolcemente per avvallamenti e dossi, tralasciando poi eventuali tracce che proseguono decisamente a sinistra dirette alla Gran Vaudala, continuando fino al termine naturale del vallone, con la Galisia ben evidente di fronte.
Si raggiunge la morena del ghiacciaio du Fond, che si risale con un breve tratto un po’ più ripido (pericoloso in caso di abbondante innevamento). Quindi si devia leggermente a sinistra dove la pendenza diventa più dolce, e si inizia a salire il ghiacciaio du Fond, mantenendosi sempre sul lato sinistro (riferimento due pinnacoli rocciosi giallastri che vanno lasciati a sinistra), per evitare le zone centrali e di destra solitamente più crepacciate. Si alternano due strappi più ripidi ad uno più facile, e si giunge alla base di un pendio-crestone nevoso a monte dei denti rocciosi, che si risale a piacere fino ad un’ampia sella posta tra le due cime. Se si va a sinistra, dopo un tratto pianeggiante, si affronta il ripido costone ovest della Punta Bousson fino alla cima (attenzione alle eventuali cornici). Andando a destra invece si prosegue in direzione della Punta Galisia riconoscibile dal grosso ometto di pietre, si traversa leggermente a destra e comodamente si giunge in cima.
Discesa dal percorso di salita, ricordandosi che occorrerà effettuare una breve risalita al fondo del pianoro della Dora di Rhemes prima dell’inizio della gorgia (la risalita è evitabile continuando con un traverso sul versante di destra, che però può risultare parecchio scomodo e presenta un tratto esposto sulla gorgia.
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