4.2Km
Le vie partono in prossimità di un grosso masso con lato triangolare (il sentiero porta direttamente a questo masso). I nomi della vie sono scritte in nero sulla roccia.
La via Gasparotto vera e propria parte dalla cengia, raggiungibile da differenti vie di diversa difficoltà (via comune (la più facile) IV/IV+, variante diretta delle guide V+/VI, variante dei bergamaschi V-/V).
Di seguito descriviamo la via Comune fino alla cengia, e la via Gasparotto dalla cengia alla cima.
Sviluppo: 7 lunghezze per circa 150 metri di sviluppo. Via storica molto bella e divertente che segue un filo logico e naturale sulla parete. La parte alta può rimanere bagnata dopo la pioggia, soprattutto il 6° tiro.
Attrezzatura: la via, che già presentava anelli cementati alle soste, è stata recentemente richiodata con fittoni resinati e catene alle soste. L’abbiamo trovata più chiodata di quanto ci aspettassimo (chiodatura quasi sportiva). Non è necessario integrare le protezioni esistenti ma possono risultare utili alcuni friend/dadi/cordini se non si ha molta confidenza con la roccia.
Attacco:
via Comune
- 1° tiro – risalire lo spigolo fino alla sosta situata su di un terrazzino in corrispondenza di un muretto verticale. 20 Mt., III.
- 2° tiro: superare il muretto verticale appena a destra della sosta (alcune relazioni moderne danno un passo di 5b, probabilmente singolo passo 5a azzerabile su fix). proseguire fino a un terrazzino con la vecchia sosta (chiodo singolo) superare la fessura a sinistra che porta alla nuova sosta. 30 Mt., IV+, III+, IV.
- 3° tiro: salire diritti, poi canalino a sinistra, muretto breve ben ammanigliato e si arriva alla larga cengia detritica. Alla base del camino inizia la Gasparotto (sosta + nome scritto alla base) 20 Mt., IV-, I
via Gasparotto
- 4° tiro – risalire il camino 25 Mt., III
- 5° tiro: entrare nel camino verticale (parete a sinistra e un pilastro staccato a destra) e poi proseguire sul lato sinistro aiutandosi con il pilastro. Continuare sino in sosta 35 Mt., IV+.
- 6° tiro: proseguire a destra della sosta 30 Mt., IV-, II
- 7° tiro: seguire lo spigolo visibile a destra della sosta 30 Mt., II, III
da qui in vetta per sentiero (20 metri)
Discesa: dalla Madonnina di vetta verso est si scende per sentiero alla Bocchetta di Pesciola, da cui verso sinistra (nord) per ampio e ripido canale di sfasciumi, innevato fino a tarda primavera, si torna sul fondo del Vallone dei Camosci e quindi al rifugio Lecco. (0h30)
- Cartografia:
- Kompass n° 105 - Lecco Valle Brembana
- Bibliografia:
- AAVV, OROBIE - 88 immagini per arrampicare, Edizioni Bolis; Zuccone Campelli, le trenta vie più belle di Ivo Mozzanica
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
Zuccone Campelli, Pilastro Meridionale – Via Mauri-Castagna
0m
Zuccone Campelli – Via Comici-Cassin
50m
Zucco di Pesciola – Via Bramani
450m
Zucco di Pesciola – Giovani Marmotte
450m
Zucco di Pesciola, Torre dei Poeti – Silvy
Zucco Barbisino – Sesso matto
Zucco di Pesciola, Terza Torre – Bagliori a Pechino
Zucco dell’Angelone, Trittico – Il Vampiro
550m
Pala del Cammello – Via del Caminetto
650m
Zucco dell’Angelone, 2° sperone (Pilastro dell’Essenza) – Sambando
700m