3.1Km
Note
Storico
50m
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150m
400m
450m
550m
3.1Km
3.9Km
4.3Km
5.3Km
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7.5Km
9Km
9.1Km
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Grande via delle Alpi Marittime, a torto caduta nell'oblio come le sue bellissime vicine. Lo stile è quello che si ritrova su Bandai, però in ottica più moderna e su difficoltà più sostenute. Lo stile dell'apertura la rende per logica ancora una via classica, ma rispetto alla summenzionata offre movimenti e tiri più vari ed atletici. Grande prova di talento e soprattutto di buongusto da parte degli apritori.
RS 3. Soste tutte attrezzate con 2 fix inox 10mm
Materiale: 12 rinvii, meglio se qualcuno allungabile, serie di friend BD c4 fino al 2, qualche micro e qualche nut possono fare piacere.
Avvicinamento
RS 3. Soste tutte attrezzate con 2 fix inox 10mm
Materiale: 12 rinvii, meglio se qualcuno allungabile, serie di friend BD c4 fino al 2, qualche micro e qualche nut possono fare piacere.
Da Cuneo si risale la Valle Gesso fino all'abitato di S. Anna di Valdieri. Proseguendo oltre il paese si superano nell'ordine le località di Tetti Gaina, Tetti Niot e Tetti Lup: dopo circa 150 m si parcheggia in prossimità di un largo spiazzo ghiaioso. Si è in corrispondenza dello sbocco del canalone discendente dal Vallone della Tlera (ben visibile in alto la torre delle sorprese, alla cui sx, più nascosta, si erge la Torre di Amenophis).
Addentrarsi nel vallone tenendo la sx orografica rispetto al letto del torrente, giungere quindi nel primo bosco di faggi. Risalirlo interamente fino a incontrare una fascia rocciosa, la quale conduce con facile arrampicata e tratti erbosi ripidi al faggeto "pensile" (N.B. memorizzare il curioso masso triangolare posto al suo ingresso, utilissimo per ritrovare il passaggio in discesa!). Risalire quindi il bosco sospeso per tutta la sua lunghezza, tenendo approssimativamente la dx; questo è limitato a destra da una cresta spartiacque, la quale salendo diventa più affilata. Una volta giunti sotto una piccola falesia solcata da due evidenti fessure (posta poco sopra il punto più affilato della cresta sopra citata), piegare bruscamente a sx e continuare in orizzontale (per circa 5/10 min) seguendo comode e larghe tracce di camosci. Si arriva quindi in vista del letto del torrente, risalirlo sul fondo verso l' evidentissima la Torre delle Sorprese (in cima al canale visibile già dal parcheggio)
Da 1.5 a 2 ore. Avvicinamento con un certo impegno alpinistico (F+/PD-) Non sottovalutare gli ultimi 100 m di prato ripido, soprattutto in discesa.
Descrizione
Addentrarsi nel vallone tenendo la sx orografica rispetto al letto del torrente, giungere quindi nel primo bosco di faggi. Risalirlo interamente fino a incontrare una fascia rocciosa, la quale conduce con facile arrampicata e tratti erbosi ripidi al faggeto "pensile" (N.B. memorizzare il curioso masso triangolare posto al suo ingresso, utilissimo per ritrovare il passaggio in discesa!). Risalire quindi il bosco sospeso per tutta la sua lunghezza, tenendo approssimativamente la dx; questo è limitato a destra da una cresta spartiacque, la quale salendo diventa più affilata. Una volta giunti sotto una piccola falesia solcata da due evidenti fessure (posta poco sopra il punto più affilato della cresta sopra citata), piegare bruscamente a sx e continuare in orizzontale (per circa 5/10 min) seguendo comode e larghe tracce di camosci. Si arriva quindi in vista del letto del torrente, risalirlo sul fondo verso l' evidentissima la Torre delle Sorprese (in cima al canale visibile già dal parcheggio)
Da 1.5 a 2 ore. Avvicinamento con un certo impegno alpinistico (F+/PD-) Non sottovalutare gli ultimi 100 m di prato ripido, soprattutto in discesa.
Attacco: dalla base della parete, portarsi sul lato sinistro della cengia( corda fissa alla base). Inizia in comune con “Ombra della Cometa”, da un sassone con fettuccia gialla sbiadita poco sopra la cengia.
- L1: Salire dal masso con cordone a prendere il primo fix di “Ombra”. Una volta rinviato, salire logicamente verso destra lungo una rampetta che via via diventa fessura. Si trova uno spit dove la fessura finisce sotto un netto tettino, poi ribaltamento atletico alla sosta, appena sopra il tettino. 6a+, 35m, 2 fix integrabile
- L2: Salire verticalmente sopra la sosta e seguire la fessura verso destra, rinviare un chiodo dietro lo spigolo e traverso in placca lavorata a destra fino in sosta. 6a, 20m, 1ch. integrabile
- L3: Dalla sosta dritti su sul muro verticale, poi via via placca più abbattuta fino alla sosta in comune con Roberto Piombo. 6a+, 50m, 6 fix e 1 ch.
- L4: traversare a destra su gradino-cengia, piuttosto scomodo, fino a sostare in comune con Ombra della cometa. 4a, 25m, integrabile
- L5: Salire dritti sopra la sosta, a sinistra trascurare i 2 fix di Ombra (su questo tiro si sovrapponeva alla via in questione). Verticalmente dalla sosta con superba scalata, dal 3° fix la via piega a sinistra (dritto è il 7a di Ombra). Traverso a sinistra atletico all’ingresso, poi più facile fino in sosta. 6c+, 20m, 3 fix e 1 ch.
- L6: Dalla sosta salire dritti fino ad un piccolo ma netto diedro, poi traverso deciso a destra per risalire altro marcato diedro a destra di un evidente speroncino. Una volta che ci si ribalta fuori dal diedrino finale, sosta a sinistra su comodo terrazzo. Possibile rinviare prima di uscire la sosta di Ombra della cometa, sulla destra. 6c, 25m, 3fix e 1 ch.
- L 7: Dalla sosta verticalmente ed un pelo sulla sinistra per una serie di bellissimi diedrini e fessure. Salire 15m circa fino all’unico fix del tiro, poi traverso a sinistra per un paio di metri fino ad incontrare un chiodo universale sporgente. Di lì di nuovo su più o meno dritti seguendo la logica della parete e qualche chiodo presente. Una volta usciti sulla spalla finale, sempre dritti sul filo del tozzo sperone fino ad uscire sull’ultima sosta. Sosta finale ben visibile gli ultimi 20 mt in alto su massone in cima alla parete. La sosta che si raggiunge è la prima delle doppie. Fantastica lunghezza, 6a, 55-60m, 1 fix e 5 ch.
Discesa: dall’ultima sosta si torna giù dritti. 4 calate attrezzate su Ombra della cometa.
Salita da C. Ravaschietto- S. Morieri- T. Gogna nel luglio 1989
Richiodata in parte da C. Ravaschietto, completata da M. Perotti e J. Ramero il 12-11-22
Richiodata in parte da C. Ravaschietto, completata da M. Perotti e J. Ramero il 12-11-22
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