




Dettagli
- Altitudine (m)
- 1420
- Dislivello avvicinamento (m)
- 240
- Sviluppo arrampicata (m)
- 85
- Esposizione
- Sud-Est
- Grado massimo
- 6a
- Difficoltà obbligatoria
- 5b
Località di partenza Punti d'appoggio
Qui allo Sperone della Sfinge abbiamo cercato di realizzare vie che offrissero una chiodatura ‘rassicurante’ su vie multipitch e di lunghezza che non supera gli 80 metri:
1. https://www.gulliver.it/itinerari/sfinge-sperone-della-la-sfinge/
2. https://www.gulliver.it/itinerari/sfinge-sperone-della-appuntamento-con-cleopatra/
3. https://www.gulliver.it/itinerari/sfinge-sperone-della-ombre-rosse/
4. https://www.gulliver.it/itinerari/sfinge-sperone-della-la-resurrezione-di-tutankhamon/
Orizzonti di Cheope appena realizzata e salita presenta soste comode dove potere imparare e/o impratichirsi con le manovre di sosta, si può tornare indietro da qualsiasi tiro in qualsiasi istante (soste attrezzate per discese in doppia), la chiodatura anche se non ravvicinata come in una falesia moderna, è decisamente sicura poiché tutti i passaggi che richiedono un minimo di impegno sono protetti.
Una volta giunti nei pressi di Pian del Secco dove la strada svolta decisamente a sx, prendere una traccia di sentiero (2° rampa sulla sx interno curva) che procedendo in leggera salita verso sx, passa dapprima a fianco di una betulla e punta in direzione di un evidente affioramento roccioso dalla testa piatta che si innalza dalla linea di cresta (presenti alcuni ometti di segnalazione durante il tragitto).
Tale affioramento è la sommità piatta dello sperone della Sfinge (non avendo un nome abbiamo deciso di chiamarlo così..) visto dal versante non esposto che dà verso la zona del parcheggio dell'Aquila.Contornare la base della struttura fino al punto più basso dove è presente la targa della via che ne indica l'attacco.
L1 (30/35 mt., max 6a) :
attaccare verticalmente in prossimità della targa (5a un passo) poi per facile placca (4°) leggermente a sx fino al secondo spit. Proseguire sempre leggermente a sx su placche (3+) fino alla base di una fascia strapiombate ben spittata. Superarla allungandosi fino a prendere un evidentre spuntone (6a possibile AO) e proseguire sulla placca superiore con un passo di equilibrio per uscire dallo strapiombetto (6a, passo obbligatorio se non si usano staffe). Una volta giunti sulla cengia erbosa proseguire sul muro verticale (6a) e poi nel diedro superiore (6a) fino ad uscire in sosta 1 con passi via via più facili (5c, 5a).
L2 (20 mt., max 5b) :
Da S1 molto comoda, proseguire leggermente a dx sul filo dello spigolo con la grande placca sottostante (2°), ed una volta giunti in prossimità del grande blocco precipitato in epoca remota dalla parte alta della struttura, aggirarlo sulla dx (spit) con un passo di 4° portandosi al disopra dello stesso. Da qui proseguire sempre sul filo dello spigolo (spit sulla dx) e superando due salti verticali/leggerrmente strapiombanti ma molto ben ammanigliati (5b) si giunge in sosta 2.
L3 (20 mt., max 5a) :
Da S2 comodissima (terrazzo roccioso che suddivide la parte bassa dalla parte alta della struttura), proseguire a dx (trasferimento) fin sotto il lato dx del grande diedro che sale la parte finale della struttura. Reperire la fila di spit che sale in prossimità dello spigolo dx del suddetto lato e mantendosi dapprima sul filo dello spigolo (5a) e poi sul muro quasi verticale caratterizzato da generose reglette orizzontali (5a), si giunge in sosta 3 dove termina la via.
Discesa:
Da S3 (comodissima) due possibilità:
- con un passo si sale sulla sommità piatta della struttura, scendendo dapprima per facili placche sul lato opposto (prestando solo un po’ d’attenzione al lichene nel caso siano bagnate) e poi per ripidi sentieri a lato dello sperone stesso. Consigliato il sentiero sul versante sx (guardando a valle) poichè, anche se più ripido, è più scalinato e permette di raggiunge in minor tempo il punto dove attacca la via (10 min.);
- con due doppie da 35 mt. (se si dispone di corda singola da 70 mt.) oppure con una sola doppia da 60 mt. (se si dispone di due mezze corde) calandosi sulla sx della struttura (guardando a valle) fino a giungere nel canalone erboso che scende a sx dello sperone e da li in breve (percorrendo il sentiero di cui sopra), alla base della struttura. Nb.: la sosta finale S3 dalla quale iniziano le doppie, è stata realizzata alla “francese” ovvero con una coppia di maillon disgiunti, perciò è NECESSARIO allestire la doppia passando la corda in entrambi i maillon! La seconda doppia (indispensabile solo se si impiega una corda da 70 mt. doppiata) viene effettuata da una sosta fuori via, appositamente realizzata a tale scopo, posta su una comoda cengia (ben visibile dall’alto) più o meno al centro della grande placca sottostante.
- Storico:
- Maurizio Dalla Chiesa, Marco Moine 16/08/2020
10/10/2020
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