Si segue la strada a tratti cementata e a tratti sterrata in forte pendenza (ind. per Neva) che con diversi tornanti si sviluppa sulla destra orografica dell´ incassata Val Fonda. Dopo circa 50 minuti si giunge ad un bivio e lasciate a destra le indicazioni per il Rif. Boz si prosegue a sinistra raggiungendo così dopo una curva finale verso destra a Malga Neva Seconda 1759 m (ore 1,30). Noi qui abbiamo dormito, siccome la struttura resta aperta d’inverno (letti e legna presenti).
Tra la Malga e la stalla si segue una stradina in ripida salita si gira a sinistra e poco dopo si raggiunge un prato con un abbeveratoio. Si continua nella stessa direzione lungo la stradina che entra nel bosco e dopo un tratto in falsopiano raggiunge un bivio, si effettua un tornante a sinistra e quindi subito si segue il sentiero a destra direzione Cadini di Neva. Si percorre tutto detto sentiero che taglia le pendici del Monte Neva e in salita conduce all´entrata del vasto e appartato Cadin di Neva posto tra le Torri di Neva a sinistra e il Sass de Mura a destra. Lo si percorre tutto fino a raggiungere alla sua testata un netto intaglio (targa sulla sinistra in memoria di A. Marini). Si prosegue a destra su neve e roccette (ometti) fin sopra un secondo intaglio che si raggiunge scendendo per uno stretto camino di circa 2 m; questo passaggio risulta facile d’estate (II) ma richiede invece attenzione d’inverno in quanto la neve ricopre interamente il sentiero. Questa dovrebbe essere Forcella Neva 2184 m ore 1.45; ore 3,30. Si traversa verso destra e su tracce (ometti) si raggiunge la Banca Soliva Ovest (una delle Banche che circondano tutto il Sass de Mura). Si prosegue sempre a destra (non andare a sinistra verso la Banca Posterna) su terreno scosceso ricoperto da neve in salita fin quasi alla fine della banca; appena prima si prende il pendio innevato in verticale puntando all’evidente cengia. Si traversa a sinistra per cengia fino a raggiungere l’attacco su facili roccette a sinistra di un diedro. Si supera la paretina 1ch. (12 m; II+; sosta su cordoni alla fine). Si sale leggermente e si prosegue per traverso innevato a destra aggirando uno spigolo fino alla base di un camino poco prima di un netto intaglio di cresta. Si supera il camino uscendo a sinistra 2ch. (13 m; III; tosto con ramponi, ch. e cordini alla fine). Si sale su facili rocce, si aggira verso destra un torrione giallastro e si continua su neve fino alla base di una paretina che si supera dirigendosi prima diedro a dx e poi traversando a sinistra verso la sosta (10m; II; 2 spit e cordini alla fine). Da qui il percorso varia molto rispetto a quello estivo seguendo maggiormente la cresta innevata ad eccezione di un traverso con successiva salita su un piccolo e stretto canalino (proteggibile con friend BD viola sulle roccette a sx; sosta su spuntone al termine). Poi si prosegue sulla cresta finale verso la vetta Ovest (molto indicativamente 4/4.30 h dalla malga)
Discesa:
Come per la salita, con corda da 60m si effettuano solo due doppie, la prima dalla sosta con i due spit e la seconda congiungendo i primi due tiri di roccia (sosta in cima al secondo tiro di corda), con arrivo sulla cengia di attacco.