6.8Km
Note
Storico
50m
150m
650m
2.8Km
5.4Km
5.5Km
6.1Km
6.5Km
7Km
8.6Km
E' da considerare come una gita completa. Itinerario d'ambiente, un viaggio avventuroso nel labirintico mondo dell'Infornace. L'aspetto alpinistico è pure importante, ma quello delle sensazioni da primi esploratori, dei grandi spazi, del senso della solitudine qui è preponderante.
La via segue una serie di camini sulla sinistra della direttrice della vetta.
Roccia da discreta a buona nelle difficoltà; mediocre e friabile nei tratti facili. Sviluppo: 200 m. Difficoltà: AD+, con passaggi fino al IV. Lunghezza della via 200m
Materiale: 2 mezze da 50m, serie di friend medi e dadi, cordini, 3-4 chiodi; utili bastoncini da avvicinamento.
Avvicinamento
La via segue una serie di camini sulla sinistra della direttrice della vetta.
Roccia da discreta a buona nelle difficoltà; mediocre e friabile nei tratti facili. Sviluppo: 200 m. Difficoltà: AD+, con passaggi fino al IV. Lunghezza della via 200m
Materiale: 2 mezze da 50m, serie di friend medi e dadi, cordini, 3-4 chiodi; utili bastoncini da avvicinamento.
Da S.Stefano di Sessanio in 13Km si raggiunge Campo Imperatore.
Punto di partenza: 200 m. ad Est del bivio in direzione Castel del Monte (q1570), parcheggiando all'altezza della sterrata che si stacca verso Nord.
Si segue la pista-tratturo per Fonte Rionne fino al pluviometro. Raggiungere (3 Km 45′) la base dei canali che incidono il versante SSW dell’Infornace e che in basso confluiscono tutti a q.1870
Osservando le Coste di Sferruccio, Il Canale di Rionne è il Centrale dei tre più evidenti.
A destra del Canalone di Fonte Rionne se ne nota un altro, più svasato e meno incassato che inizia a q. 1750 circa ed è delimitato a sinistra (destra orografica) da una successione di pinnacoli e spalti rocciosi (Canale Dx di Rionne o Canale Dafne).
Si entra in quest'ultimo canalone aggirando a dx o a sx un costolone detritico-morenico giallastro (calanco). Seguire il canalone principale superando facili saltini, piccole pozze,marmitte e cascatelle oppure inizialmente il largo e comodo pendio erboso alla sua dx. Entrare poi decisamente nel canalone. A q.1923 inizia il canalone vero e proprio. A q. 1950 circa il canale si biforca; proseguire nel ramo più ampio andando a destra. A q. 1975 c. si arriva in un grande anfiteatro erboso alla base di un robusto costolone. Proseguire a destra seguendo il canalone ora più coricato che poco dopo si fa parzialmente erboso. Alla q. 2073 m, il Canalone si divide in due e se ne stacca nettamente a sx un ramo roccioso e slavato, che punta alla base del caratteristico spalto roccioso sovrastante chiamato Punta Acitelli o Torre Rionne 2392 m . Questo ramo sx è delimitato alla dx orografica da un crestone rilevato (che termina in alto con la Punta Luigi Castrati o Punta delle Coste ) e a sx orografica da rocce più articolate. Proseguire sul fondo roccioso di questa diramazione, puntando alla base della ben visibile Punta Acitelli (o Torre Rionne) 2392m .
Descrizione
Punto di partenza: 200 m. ad Est del bivio in direzione Castel del Monte (q1570), parcheggiando all'altezza della sterrata che si stacca verso Nord.
Si segue la pista-tratturo per Fonte Rionne fino al pluviometro. Raggiungere (3 Km 45′) la base dei canali che incidono il versante SSW dell’Infornace e che in basso confluiscono tutti a q.1870
Osservando le Coste di Sferruccio, Il Canale di Rionne è il Centrale dei tre più evidenti.
A destra del Canalone di Fonte Rionne se ne nota un altro, più svasato e meno incassato che inizia a q. 1750 circa ed è delimitato a sinistra (destra orografica) da una successione di pinnacoli e spalti rocciosi (Canale Dx di Rionne o Canale Dafne).
Si entra in quest'ultimo canalone aggirando a dx o a sx un costolone detritico-morenico giallastro (calanco). Seguire il canalone principale superando facili saltini, piccole pozze,marmitte e cascatelle oppure inizialmente il largo e comodo pendio erboso alla sua dx. Entrare poi decisamente nel canalone. A q.1923 inizia il canalone vero e proprio. A q. 1950 circa il canale si biforca; proseguire nel ramo più ampio andando a destra. A q. 1975 c. si arriva in un grande anfiteatro erboso alla base di un robusto costolone. Proseguire a destra seguendo il canalone ora più coricato che poco dopo si fa parzialmente erboso. Alla q. 2073 m, il Canalone si divide in due e se ne stacca nettamente a sx un ramo roccioso e slavato, che punta alla base del caratteristico spalto roccioso sovrastante chiamato Punta Acitelli o Torre Rionne 2392 m . Questo ramo sx è delimitato alla dx orografica da un crestone rilevato (che termina in alto con la Punta Luigi Castrati o Punta delle Coste ) e a sx orografica da rocce più articolate. Proseguire sul fondo roccioso di questa diramazione, puntando alla base della ben visibile Punta Acitelli (o Torre Rionne) 2392m .
Raggiungere il punto in cui le rocce della parete arrivano più in basso (q. 2195), appena a sx di un forcellino tra la parete ed un piccolo avancorpo antistante, ed a 50 m. lineari dalla Forcella di Assergi, situata più a sx. Si individua un netto camino, ostruito da un grosso blocco incastrato. Spit alla partenza.
- L1) Salire il camino, inizialmente scomodo,liscio e con poche prese, (cordino in clessidra); passare sotto il blocco e proseguire nel canalino obliquando verso sinistra. Salire sulla dorsale di sx per evitare un masso che ostruisce il camino; rientrare nel camino e sostare (27 m, IV+, spit e chiodo in S1).
- L2) Proseguire seguendo il camino, ora più svasato; 15m. prima che il canale muoia contro una parete, traversare a dx (a valle di un pinnacolo centrale) ed entrare nel canale parallelo di dx. Sosta a dx del pinnacolo su Spit e Chiodo (30m. III+)
- L3) Continuare fino a una strozzatura. Sosta su Spit e Cordone incastrato tra massi (30m. III+)
- L4) Superare la strozzatura e salire fino ad una piccola area triangolare, quasi pianeggiante che si affaccia sulla linea di cresta. Questa piccola area triangolare presenta un forcellino a sx e tre Camini al centro-dx. Tralasciare il primo camino a sx, caratterizzato da una paretina difficile da scalare ed una profonda fessura a dx. Tralasciare anche il Camino centrale. Continuare nell’ultimo Camino a dx (caratterizzato da una erta e liscia parete sul fianco dx): a tal uopo superare una paretina di roccia molto friabile, obliquando verso dx fino ad entrare nel grande camino (chiodo), superarlo (un passo di V-) e raggiungere l’anticima dello spalto a q. 2382 (40 m, III+ e IV; spit sull’Anticima).
- L5) Con passi delicati per l’estrema fragilità della roccia, traversare verso Nord ad una marcata forcella, scendere un pò in un canale su sentierino e risalire ad un altro forcellino. Superarlo e traversando ancora raggiungere la cima più elevata dello spalto Torre Rionne q. 2392m (30 m, II+, Ometto di vetta).
Da qui si apre la vista su un superbo panorama: il sottostante groviglio di canaloni e la lontana linea di cresta Infornace-Prena.
Discesa: in prossimità della cima (Spit e Chiodo; segnali azzurri) scendere in Doppia o con discesa a Piedi controllata, in direzione Sud lungo un canaletto erboso e detritico, fino a raggiungere sulla destra (scendendo) una sosta su 2 Chiodi (da verificare).
Da qui Doppia di 30 m fino ad una valletta laterale alla Torre Rionne. In alternativa scendere ulteriori 10 m. fino ad un’altra sosta su 2 Chiodi Raggiunta la valletta laterale di Torre Rionne (ramo secondario del Canalone a destra di Fonte Rionne) seguire gli ometti scendendo un pò e poi traversando fino a raggiungere i segnali rossi della Via Dafne. Lungo questa, si torna facilmente a Campo Imperatore
Vincenzo Abbate, Piero Orazi e Manilio Prignano, 25 settembre 1994.
- Cartografia:
- Carta CAI 1:25000 Gran Sasso d'Italia
- Bibliografia:
- Biblioteca CAI Roma
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