In estate il Canale delle Genziane si presenta con il fondo erboso, ma disseminato da grossi massi rocciosi. In estate le radure erbose si riempiono di coloratissime genziane.
Dal parcheggio si attraversa la strada asfaltata e si prende un tratturo che dopo 100 m piega ancora a sinistra, verso il conoide detritico del canale Rionne. Seguito per circa 2-3 Km, ci si trova sulla
dx del fiume di ghiaia, fino ad un piccolo slargo dove il tratturo termina (1630 m, 30 minuti).
Si passa nelle vicinanze di un pluviometro (1700 m), poi di un casottino e infine di una presa d’acqua (1760 m, 1 ora dalla S.S.).
Si possono notare tre canali principali: da sx il canalone a S (Esse) a SE del Monte Faeto, il canalone Rionne a Y (centrale) e il canalone Dafne (a destra di Fonte Rionne) .
Dal valloncello alla base dei canali si piega a sx, sopra una specie di sperone erboso, in direzione di alberelli isolati. Poco sotto gli alberelli si traversa a destra (1790 m) entrando in quello che in realtà è il canalone ad S (Esse) a SE del Monte Faeto, che si abbandona quasi subito (1800 m), in corrispondenza di una presa dell’acquedotto. Si prendono tracce a destra che ripidamente portano dentro il canalone a Y. A 1870 m si vedono prese d’acqua a sinistra del canale, che ora appare meglio definito. Ci si tiene a sinistra del suo fondo. A 1965 m si dirama a sinistra il Canale delle Genziane. In altre parole, una volta entrati nel Canalone di Fonte Rionne, il canale delle Genziane è il primo canale che si diparte verso sx ed ha un leggero andamento obliquo. Si risale il canale, disseminato di grandi massi rocciosi (a quota 2070 grande masso ciclopico al centro del canale, molto caratteristico). Si continua fino a raggiungere la sella del Petardo 2214m. Si attraversa la sella e mantenendosi a sx in quota, si entra nella parte sommitale del Canalone a S. Si riprende a salire ancora, poi dopo essersi alzati a sx con una rampa, ci si trova alla base di uno stretto e sostenuto canale nevoso che termina con una roccia coricata verso sx, alla cui base si trova un foro caratteristico (cordone con maglia rapida). Si sale per una rampa a sx della grande roccia coricata oppure direttamente nel foro, attraversandolo. A monte ancora qualche metro poi lungo la dorsale sommitale con neve e roccette fino in vetta (Punta superiore dei Quattro 2364 m)
- Cartografia:
- Carta 1:25000 Gran Sasso d'Italia
- Bibliografia:
- Biblioteca CAI Roma