
Dalla borgata Balma seguire la strada sopra citata fino a quando attraversa il torrente, poco prima imboccare il sentiero che condurrà alla bergeria della Balma.
Questo tratto è mal segnalato, si seguono delle tracce nei pascoli costeggiando il torrente a dx, ad un certo punto lo si attraversa e si rimonta un breve pendio pieno di arbusti, sbucati dai quali si ritrova un segno di vernice. Si prosegue nei pascoli trovando i segni fino a quando una traccia più evidente (picchetto colorato con il classico segno bianco-rosso) inizia a salire su una spalla erbosa.
Ci si ritrova in prossimità della bergeria (che vediamo a sx) e quì c’è un bivio: a dx parte il sentiero 213 per il Colle della Balma; a sx, scavalcando un torrentello, il 212 per il Colle di Rodoretto. Si prende il 212 che è anche il più evidente, lo si percorre fino a quando da un tornante che volge a sx parte un marcato sentiero sulla dx, abbandonando così il sentiero 212.
Il sentiero è segnato a bolli rossi e strisce verdi e percorre tutto il vallone del Rio del Clau prima per ripidi pendii erbosi dai quali non scende nessun rivolo di acqua fino a quando si scollina su una spalla e si vede il nevaio che conduce al Barifreddo.
Si percorre inizialmente una cresta erbosa a sx del valloncello poi si risale direttamente il nevaio fino a giungere nell’anfiteatro proprio sotto la parete NE del Barifreddo da dove si vede già tutta la lunghissima linea di cresta della Costa Lungin.
Alla sx della parete si vede un colletto che spezza la linea di cresta, per raggiungerlo si rimonta la pietraia ed infine un tratto su neve. Poco sotto il colletto sulla dx vi è una croce di ferro. Per raggiungere la vetta del Barifreddo non resta che percorrere l’aerea cresta SE che parte a dx del colletto (passi di II grado nel tratto iniziale). Il panorama è assicurato a 360° a S la sottostante Val Ripa con sullo sfondo il Viso, a NO la Val Troncea e a E il vallone di Rodoretto.
La discesa si effettua percorrendo la cresta NNE (classificata AD sul Ferreri).
Il tratto iniziale è assi ripido e costringe ad alcuni tratti di facile disarrampicata, la sezione centrale è più semplice e va percorsa sul versante E. Si aggira così uno sperone e circa una ventina di metri dopo si scavalca la cresta per superare un dente in disarrampicata su placche esposte a O fino a scendere in ad una stretta sella (punto più basso della cresta).
Dalla sella con facile arrampicata, ma con rocce insicure si supera un risalto per riguadagnare il filo di cresta e raggiungere in breve il M. Lungin.
Scendere per il facile pendio detritico fino al Colle Valletta dal quale troviamo ben segnalati i sentieri che salgono sia dalla Val Troncea che dal Vallone di Rodoretto.
Seguire il sentiero 213 percorrendo prima la base del Pignerol fino al Colle della Balma e poi un lungo tratto con numerosi tornanti che conduce alla bergeria della Balma chiudendo così l’anello. Non resta che rientrare alla Balma.
Tempo di percorrenza circa 7 ore.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.5 Val Germanasca, Val Chisone
- Bibliografia:
- Ferreri - Alpi Cozie centrali
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