Difficoltà costanti tra il 4b e il 5a, l'arrampicata non è sostenuta, buoni punti di riposo e soste generalmente comode. Le soste sono attrezzate con due spit o uno spit e un chiodo, talvolta con grossi cordoni su masso. La via è parzialmente attrezzata, ma le protezioni sono piuttosto distanziate, nei passi più difficili sono sufficienti e più ravvicinate. E' comunque possibile integrare con friend, dadi o fettucce. Il pilier si sviluppa in tre risalti, il 1° e il 2° più sostenuti e verticali del terzo, fatta eccezione per il tiro di 5b. Dalla cima del 2° possibile scappatoia per cengia detritica a dx. La roccia è quarzite, generalmente buona e solida, ma che richiede comunque attenzione per la presenza di qualche sasso mobile (soprattutto sulle cenge). Via di stampo alpinistico, nonostante la parziale attrezzatura, in ambiente di montagna, che richiede esperienza e senso dell'itinerario.
Dal parcheggio del rifugio Scarfiotti prendere il sentiero del col d'Etiache. Dal colle con ampio semicerchio verso dx per ghiaioni e placche rocciose dirigersi verso la gobba 2762 a nord del Grand Bec (oppure scendere il sentiero del colle fino al laghetto e risalire alla medesima quota). Dal colletto a sud della gobba (2750) scendere dal lato opposto (circa 150 m) per cengette e saltini in direzione della base del pilier (vaga traccia e ometti) da ultimo in disarrampicata per facile placca. Dalla base della placca dirigersi verso dx alla base del pilier (due ometti indicano il punto di partenza. Spit ben visibile sopra di essi). In alternativa si può raggiungere lo stesso punto dalla Francia passando da Bramans e risalendo il vallone d'Etache fino agli chalets di S. Barthélemy m. 2010 (parcheggio) per poi risalire il vallone sul fondo per il sentier des glaces (non traversare il rio alla passerella a dx) fino al Plan des Eaux dal quale si punta direttamente al piede del pilier (600 m di disl.)
Primo risalto, tre lunghezze, 3b dritto fino al 2°spit poi tirare leggermente a sinistr, 5a dritto fino al 3° spit traversare a sinistra poi dritto e ancora sinistra, 5a dritto fino a una terrazza, aggirare uno strapiombo a sinistra poi lungo il filo. Dalla fine del risalto raggiungere la base del secondo (15 m).
Secondo risalto, una lunghezza, 4c, partenza in traversata a sinistra, salire su roccia gialla prima grigia dopo sul filo dello spigolo. Dalla fine del risalto salire per gradini facili verso destra fino a un ometto. Traversare 5 m fino a un cordone con maillon, da cui ci si cale per pochi metri. quindi traversare a sinistra del filo risalendo un po’ fino a una nicchia. Sosta su due spit da collegare alla base di una placca grigia.
Terzo risalto, sette lunghezze, 5b (passo chiave) salire la placca ascendendo verso sinistra, poi dritto per un breve strapiombo giallo e le successive placche grigei, 4c – 4b, due tiri di 20 e 25 m, eventualmente concatenabili, ascendendo verso destra passare un angolo, poi tutto dritto, 3b sempre dritto, 4c dritto per 15 m poi traversata a sinistra fino a un blocco posato sopra un camino. Salire il blocco e il muro successivo, 3c-3a ultime due lunghezze facili e si esce sul plateau (grossi ometti) sommitale.
Discesa. Dal plateau sommitale del Bec salire al Pic du Diable (2926 m, grosso ometto). Dalla cima scendere verso sud in direzione del Gros Peyron. Dal depressione tra le due cime scendere facilmente in direzione del colle d’Etiache (ometti)