900m
Buona parte del tragitto con tracce di sentiero su pendii erbosi abbastanza esposti o vaste pietraie. Da non affrontare con tempo incerto o poca visibilità.
Si può compiere la traversata in entrambi i sensi di percorrenza.
Si parte da Terme di Valdieri (oppure con due auto direttamente al Gias delle Mosche) e si sale per la strada asfaltata del Vallone della Valletta fino all’inizio del sentiero per il Rifugio Bozano.
Si sale nel bosco di abeti lungo il ripido sentiero del Vallone dell’Argentera. In alto il sentiero si presenta più regolare.
Quando l’abetaia si fa più rada, si raggiunge uno spiazzo erboso panoramico che offre una buona vista a ritroso sulla catena del Monte Matto, mentre verso levante compare in tutta la sua imponenza il versante ovest dell’Argentera, solcato ad impervi canaloni.
Guadagnando ancora quota, la mulattiera supera i resti del Gias del Saut 1847 m.
Poco oltre il gias, la mulattiera si affaccia sull’orlo della conca (sorgente presso il rio), continuando ad elevarsi gradatamente per magri pascoli al centro del vallone. Prima del Gias della Mesa, o del Mesdì 2070 m, il sentiero piega bruscamente verso sinistra, lasciando una traccia che prosegue al centro della conca.
Tagliata con lungo traversone una nuova pietraia, con gli ultimi ripidi tornanti su pietrisco friabile e mosso, il sentiero perviene al grande masso roccioso che precede il rifugio Bozano 2450 m (il suo raggiungimento non è indispensabile, ma si tratta di una breve deviazione).
Dal bivio che precede il rifugio, si trova la palina segnalatrice che indica la direzione per il Bivacco Varrone e Rifugio Morelli. Da qui iniziano le innumerevoli ed imperdibili tacche gialle. Risalire il ripido, ma breve tratto che porta sulla spalla e seguire poi l’evidente traccia. (Volendo a destra in circa 30′ si può raggiungere la Cima del Souffi 2616 m.
Mantenendosi sempre in quota, si entra nel selvaggio il Vllone di Souff’ì e si punta versa l’omonimo passo 2515 m, non senza risalire la pietraia ancora in parte disseminata da ciò che rimane dei resti del famoso aereo dell’emiro. L’ultimo tratto è su non semplice pendio erboso.
Raggiunto il colle, si può ammirare il Canalone di Lourusa, il Corno Stella ed il massiccio dell’Argentera. In pochi minuti sul pendio erboso a sinistra si sale alla croce posta sulla Punta Stella 2567 m.
Ripreso il sentiero che ci riporta in discesa, sempre su tracce ottimamente segnalate, si raggiunge il sentiero posto poche decine di metri a valle del Bivacco Varrone 2235 m. Prestare attenzione ad alcuni passaggi piuttosto ripidi.
Da qui al Lagarot di Lourusa 1970 m si può decidere se salire al Rifugio Morelli-Buzzi oppure se scendere direttamente alle Terme di Valdieri completando l’anello.
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