N.B. Sulla carta Mu Carta della Val Soana, tale percorso è riportato direi abbastanza fedelmente con tratteggio corto in nero, ma salvo qualche tratto prima e nella zona Droser, di tracce di sentiero non ce ne sono. Il traverso in parete dall’ometto di cresta a quota 2385 circa, è costituito da due tratti: il primo tratto rappresenta una traccia stretta con buoni appigli e appoggi rocciosi a monte, che quasi orizzontale taglia la parete-canale e raggiunge su una piccola balza lo spigolo della cresta nord. Il secondo tratto, sulla parete nord-ovest, avviene su una cengia più ampia con traccia in discreta discesa con terreno un po’ pendente sul salto sottostante; al termine della cengia si risale il largo pendio a raggiungere facilmente la Bocchetta del Vallone.
Dalla piazzetta di Convento si segue la strada che raggiunge la chiesa, si prosegue in piano fra le case e raggiunge la sterrata che termina ai piedi della case di Betafin; su sentiero si raggiunge il borgo Combrat e subito dopo, bivio con segnaletica, si va verso il Rio Fattinaire, lo si attraversa e dopo un breve tratto quasi pianeggiante, iniziano le infinite giravolte che risalgono ripidissime dorsali boscose, poi su terreno un po’ meno ripido, si attraversano alcuni piccoli canali con poca acqua e si raggiunge l’Alpe Ciavanassa.
Dai pressi della baita, vedi carta Mu, inizia il percorso su pendii di media ripidezza ricoperti da cespugli di “drose” o ontano montano, che porta alla zona Droser ed attraversando diversi canali e canaletti, si raggiunge la dorsale con larici di Canton Peretti.
Dalle baite salire di una cinquantina di metri di dislivello poi piegare a destra, sempre fra la vegetazione, si raggiunge il solco di un canale si risale verso l’alto puntando alla dorsale a destra, che una volta raggiunta si risale fin quasi contro le rocce, quindi si entra nell’ampio canale dell’Alpe Vallone, con progressione al meglio stando a ridosso delle rocce soprastanti si raggiunge una pietraia con ormai in vista la baita dell’alpe.
Raggiunta la baita ci si abbassa nel piano di fianco e si inizia a salire al centro il pendio erboso, salvo spostarci poi a destra a raggiungere la dorsale lungo un tratto erboso compreso fra due isole affioranti di placche rocciose.
Seguire il filo della facile dorsale fino all’ometto quota 2385 circa. Dall’ometto abbassarci di qualche metro sul versante nord e seguire la traccia di sentiero di animali che taglia orizzontale la parete-canale e giunge su una balza rocciosa; seguire ora la traccia che si abbassa lungo la cengia inclinata del versante nord-ovest e giunge ai piedi di un breve facile pendio che porta alla Bocchetta del Vallone, m. 2378 circa. Dalla bocchetta per il facile versante ovest si raggiunge la vetta della Punta del Vallone.
Discesa ora lungo il largo crestone sud-est, seguendo ometti e vaghe tracce di sentiero che portano al Colle del Crest. m. 2050; dal colle seguire il sentiero che scende verso nord-est nel bosco, giunge su una balza con sotto l’Alpe Crest, segue un tratto in leggera risalita, quindi nuovamente pianeggiante giunge in vista dell’Alpe Sionei e dalla massima depressione del prato verso nord, pietrone infisso nel terreno, inizia il sentiero che con innumerevoli giravolte raggiunge l’Alpe Ciavanassa a chiusura percorso ad anello alto. Dalla Ciavanassa si fa ritorno a Convento sul percorso di salita.
- Cartografia:
- Mu Edizioni - Carta della Val Soana