Note
Storico
A marzo va in ombra verso le 13. Qualche friend fino all’1 C4 BD lo abbiamo utilizzato, in via ottimi fix.
La via è molto bella, ha due primi tiri su roccia rossa molto dolorosa x la pelle e con qualche blocco a cui prestare attenzione. Di 6b c’è solo 1 metro su L2, chiodato con 2 spit ed azzerabile, il resto della via si mantiene invece sul 6a/6a+ obbligato e spesso chiodato lungo (anche 4 o 5 metri). Qualche cengetta erbosa su L3 ed L4 rompe l’esposizione ma la via si riscatta con gli ultimi 4 tiri, davvero stupendi ed impegnativi per il grado che sono. Gli ultimi 2 tiri possono essere uniti con corde da 60.
4-5 h per la via.
La discesa in doppia è da considerarsi solo ed esclusivamente come ritirata di emergenza, una volta fuori è molto più comodo tornare a piedi all’ovile con gli zaini. Altri 70 minuti per tornare alle auto.
Avvicinamento
La via è molto bella, ha due primi tiri su roccia rossa molto dolorosa x la pelle e con qualche blocco a cui prestare attenzione. Di 6b c’è solo 1 metro su L2, chiodato con 2 spit ed azzerabile, il resto della via si mantiene invece sul 6a/6a+ obbligato e spesso chiodato lungo (anche 4 o 5 metri). Qualche cengetta erbosa su L3 ed L4 rompe l’esposizione ma la via si riscatta con gli ultimi 4 tiri, davvero stupendi ed impegnativi per il grado che sono. Gli ultimi 2 tiri possono essere uniti con corde da 60.
4-5 h per la via.
La discesa in doppia è da considerarsi solo ed esclusivamente come ritirata di emergenza, una volta fuori è molto più comodo tornare a piedi all’ovile con gli zaini. Altri 70 minuti per tornare alle auto.
Da Baunei salire all’altopiano del Golgo e seguire tutta la strada asfaltata, lasciandosi sulla dx la deviazione per Cala Goloritzè. Quando la strada diventa sterrata, nei pressi della chiesetta, seguire le indicazioni per Cala Sisine.
La strada sterrata è facile all’inizio ma diventa abbastanza sconnessa nella seconda metà, tanto che potrebbe non essere percorribile con una normale auto. Dopo poco meno di 7 km dalla chiesetta (circa 25 minuti) si arriva ad un ampio spiazzo con cartello indicatore: a sx si scende verso Cala Sisine, a dx si sale all’ovile Ololbizzi. Proseguire verso dx per 300 m e posteggiare in uno degli spiazzi. L’ovile è poco oltre. Contare 45 minuti da Baunei.
Proseguire a piedi verso l’ovile e prendere la prima evidente traccia sulla dx, un bel sentiero appena risistemato che conduce a Cala Biriola. Dopo circa 30 minuti di salita si incontra un bivio, il sentiero principale scende verso il mare, una traccia più debole con ometti sale verso sx; noi prendiamo questa traccia.
Seguendo il sentiero ora in cresta più pianeggiante in circa altri 60 minuti arriviamo all’ovile XXX, dove è consigliato lasciare gli zaini e cambiarsi. Guardando verso il mare si nota un contrafforte con una crestina: il canale che scende verso la parete di Oronnoro è OLTRE questa crestina, non tra noi e lei (si potrebbe essere tratti in inganno).
La si raggiunge tornando leggermente indietro ed individuando alcuni ometti, la traccia è debole. Il canale che scende verso la parete è ripido e franoso, molto poco piacevole (mettersi il casco se c’è qualcuno sopra!!).
La via attacca quasi in fondo al canale, quando si allarga vistosamente. Si nota sulla sx un pilastrino che fa da spigolo, con una evidente cengetta sottostante. Un cordino sbiancato in una clessidra a 2 m da terra indica l’attacco. Circa 2 – 2.5 h dalla macchina se non ci si perde.
Descrizione
La strada sterrata è facile all’inizio ma diventa abbastanza sconnessa nella seconda metà, tanto che potrebbe non essere percorribile con una normale auto. Dopo poco meno di 7 km dalla chiesetta (circa 25 minuti) si arriva ad un ampio spiazzo con cartello indicatore: a sx si scende verso Cala Sisine, a dx si sale all’ovile Ololbizzi. Proseguire verso dx per 300 m e posteggiare in uno degli spiazzi. L’ovile è poco oltre. Contare 45 minuti da Baunei.
Proseguire a piedi verso l’ovile e prendere la prima evidente traccia sulla dx, un bel sentiero appena risistemato che conduce a Cala Biriola. Dopo circa 30 minuti di salita si incontra un bivio, il sentiero principale scende verso il mare, una traccia più debole con ometti sale verso sx; noi prendiamo questa traccia.
Seguendo il sentiero ora in cresta più pianeggiante in circa altri 60 minuti arriviamo all’ovile XXX, dove è consigliato lasciare gli zaini e cambiarsi. Guardando verso il mare si nota un contrafforte con una crestina: il canale che scende verso la parete di Oronnoro è OLTRE questa crestina, non tra noi e lei (si potrebbe essere tratti in inganno).
La si raggiunge tornando leggermente indietro ed individuando alcuni ometti, la traccia è debole. Il canale che scende verso la parete è ripido e franoso, molto poco piacevole (mettersi il casco se c’è qualcuno sopra!!).
La via attacca quasi in fondo al canale, quando si allarga vistosamente. Si nota sulla sx un pilastrino che fa da spigolo, con una evidente cengetta sottostante. Un cordino sbiancato in una clessidra a 2 m da terra indica l’attacco. Circa 2 – 2.5 h dalla macchina se non ci si perde.
- L1 dopo un passaggio su buchi erosi più impegnativo seguono belle lame/blocchi più facili (chiodatura particolarmente distanziata). Occhio che muove di tutto. Al termine spostarsi a sinistra al cordino su clessidera con maillon su un terrazzino, traversare scomodamente ancora a sinistra in un passaggio stretto tra parete e albero fino a trovare la sosta (spit+clessidera). 40m 5c/6a.
- L2 blocchetto al secondo o terzo spit di un passo su piccole prese ma buoni piedi, ribaltamento e traverso deciso a dx, quindi via via in obliquo a dx con bella arrampicata fino a sosta su pulpito (spit+albero). 45m 6b (un passo) il resto 6a.
- L3 partenza abbattuta, poi passo in strapiombo breve ma di decisione, poi facile. 30m 6a.
- L4 traverso deciso a sinistra disturbato dalla vegetazione, poi verticalmente su buone prese. 25m 5b.
- L5 stupenda placca in obliquo verso sinistra. Partenza più facile su ottime fessure, poi più delicato. Aggirare in basso un blocco staccato e poi salire alla sosta un po’ scomoda. 30m 6a+.
- L6 muro verticale tecnico (6b su tre spit ravvicinati) poi affrontare il muro successivo fino a traversare a sx sotto un alberello con cordone (usato uno 0.5 poco dopo). Poi ultimo ribaltamento sul terrazzo di sosta. 35m 6a.
- L7 Traverso a sinistra per aggirare alcuni blocchi in modo da raggiungere il primo spit, piuttosto alto. Poi bel muro verticale su ottime e generose prese. 25m 6a.
- L8 proseguendo sul muro di L7 via via più a sinistra fino ad uscire dalla parete. Piuttosto che sostare alla sosta terminale, conviene fare sosta su alberi un poco più a sinistra fuori dall’esposizione.
Dalla cima obliquare a sinistra 20 metri e poi attraversare a sinistra fino a trovare un accampamento in una radura (tavolo, falò e una copertura). In questo punto si è nella depressione tra il contrafforte con la crestina (molto panoramico) e i cuili. Quindi risalire per la massima pendenza con il contrafforte alle proprie spalle e in pochi minuti raggiungere i cuili. Da qui alla macchina per lo stesso sentiero dell’andata (1h15).
Nadali e soci nel 2010.
- Bibliografia:
- Pietra di luna, trad e multipitches - M. Oviglia
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