Oronnoro – L’Atomica

Oronnoro – L’Atomica
La gita
davec94
5 25/02/2024
Accesso stradale
Da Baunei per l'altopiano del golgo fino alla chiesetta di san pietro. Da qui sterrato prima scorrevole e poi più lento e tortuoso ma poco pendente e fattibile tranquillamente con macchine basse fino al bivio per ovile Ololbizzi (strada con nuovo cartello di divieto di accesso). Lasciare la macchina poco prima di fronte a un cancello verde. Durante la stagione estiva all'interno del cancello penso si trovino i parcheggi per le cale e un bar.

Dai pressi dell’ovile Ololbissi prendere il sentiero sulla destra che porta a cala briola. Dopo 15 minuti e alcuni tornanti alla biforcazione prendere in lieve salita a sinistra (a dx scende a cala briola). Il sentiero è meno battuto del precedente ma comunque ben marcato ed evidente. Questo sentiero conduce prima in salita e poi in falso piano a punta overa. Dopo circa un ora di cammino si passa un muretto a secco e un’ultima rampa conduce ai cuili di serra overa. Dal cuile basso (scoperchiato) guardando il mare si individua un contrafforte/cresta. Scendere in direzione di quest’ultimo lasciandoselo sulla sinistra e obliquando verso dx (Sud) (direzione opposta di quella seguita per raggiungere i cuili). Se non ci si sposta a sufficienza verso dx (sud) si arriverà sui bordi delle pareti che delimitano il canale di discesa, lambire i bordi fino a una rete metallica, a questo punto dirigersi verso nord (sx) in direzione del via via più evidente canalone. Di fatto dagli ovili si percorre una grande S. Scendere il canale un po’ franoso, al cui termine sulla sx si trova una cengetta dove attacca la via (ometto, scritta incisa e cordino bianco su clessidera).

L1 dopo un passaggio su buchi erosi più impegnativo seguono belle lame/blocchi più facili (chiodatura particolarmente distanziata). Occhio che muove di tutto. Al termine spostarsi a sinistra al cordino su clessidera con maillon su un terrazzino, traversare scomodamente ancora a sinistra in un passaggio stretto tra parete e albero fino a trovare la sosta (spit+clessidera). 40m 5c/6a.
L2 blocchetto al secondo o terzo spit di un passo su piccole prese ma buoni piedi, ribaltamento e traverso deciso a dx, quindi via via in obliquo a dx con bella arrampicata fino a sosta su pulpito (spit+albero).
45m 6b (un passo) il resto 6a.
L3 partenza abbattutta, poi passo in strapiombo breve ma di decisione, poi facile. 30m 6a.
L4 traverso deciso a sinistra disturbato dalla vegetazione, poi verticalmente su buone prese. 25m 5b.
L5 stupenda placca in obliquo verso sinistra. Partenza più facile su ottime fessure, poi più delicato. Aggirare in basso a sx un blocco staccato e poi salire alla sosta un po’ scomoda. 30m 6a+.
L6 muro verticale tecnico (6b su tre spit ravvicinati) poi affrontare il muro successivo fino a traversare a sx sotto un alberello con cordone (usato uno 0.5 poco dopo). Poi ultimo ribaltamento sul terrazzo di sosta. 35m 6a.
L7 Traverso a sinistra per aggirare alcuni blocchi in modo da raggiungere il primo spit, piuttosto alto. Poi bel muro verticale su ottime e generose prese. 25m 6a.
L8 proseguendo sul muro di L7 via via più a sinistra fino ad uscire dalla parete. Piuttosto che sostare alla sosta terminale, conviene fare sosta su alberi un poco più a sinistra fuori dall’esposizione. 40m 6a.
Dalla cima obliquare a sinistra 20 metri e poi attraversare a sinistra fino a trovare un accampamento in una radura (tavolo, falò e una copertura). In questo punto si è nella depressione tra il contrafforte con la crestina (molto panoramico) e i cuili. Quindi risalire per la massima pendenza con il contrafforte alle proprie spalle e in pochi minuti raggiungere i cuili. Da qui alla macchina per lo stesso sentiero dell’andata (1h15).

Materiale in via (inox, non 316L…) ancora in ottimo stato, alle volte con un lievissimo strato di ossido sul dado. Tutte le soste sono ottime su due punti (in genere spit) collegati da un cordone, eventualmente da rinforzare. Maillon sempre molto arrugginiti.
Chiodatura abbastanza ariosa ma intelligente, quindi tranne che in 2/3 punti non si trovano passi sul grado obbligatorio molto lontani dallo spit, come detto in relazioni precedenti. Dove invece è più facile si può trovare anche più di 5m sprotetti. Io ho usato solo uno 0.2 e uno 0.5, ma per prudenza si può portare una miniserie di friends piccoli/medi. Calata in doppia per eventuale ritirata problematica ma possibile (?) per zigzagamenti della via, maillon bruttini e vegetazione.
Zero campo telefonico sull’avvicinamento ma buon campo sulla via (anche 4g+!).

La rara bellezza e l’isolamento del luogo la fanno da padrone, ma la bellezza dell’arrampicata non viene assolutamente in secondo piano come poteva sembrare leggendo le relazioni precedenti. Tolto il primo con roccia un po’ marcia, i tiri sono uno più bello dell’altro e godibilissimi, con alcuni strepitosi!
Spero che questa dettagliata relazione convinca ad andare a buttarci il naso. Io avevo trovato poche info in rete…

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