Vioz (Monte) da Peio Fonti

Vioz (Monte) da Peio Fonti
La gita
ste_6962
5 13/09/2020
Accesso stradale
strade in ottimo stato, nessun problema da segnalare. A Pejo Fonti solamente parcheggi a pagamento (attuale tariffa giornaliera 13 euro)

partiti da Pejo Fonti utilizzando la cabinovia fino a Tarlenta e poi la funivia Pejo 3000 fino al suo termine. Una breve pausa alla stazione terminale della funivia e poi siamo scesi seguendo il sentiero 138 nel Vallone della Mite fino al grande pianoro detritico di quota 2800 m. Sentiero ben segnalato e con cartelli indicatori dove necessari. Poi il sentiero sale a mezzacosta e qualche tratto di serpentine fino a raggiungere un colletto dove si intercetta il sentiero 105 che sale dal Rifugio Doss dei Cembri. Una breve pausa e poi abbiamo ripreso la salita, sempre su buon sentiero, con tre tratti attrezzati con il cavo metallico, percorso a tratti ripido ma facile, siamo saliti bene e senza problemi, fino a raggiungere l’ottimo Rifugio Mantova. Dalla stazione di arrivo della funivia della Mite al rifugio ci sono volute circa 3 ore con qualche pausa lungo il percorso. Meteo variabile, inizialmente nuvoloso e qualche piovasco, poi è gradualmente migliorato. Il rifugio era praticamente al completo, ma essendo spazioso e ben realizzato non ci sono problemi. Buona l’accoglienza ed il trattamento, cena di buon livello direi. Buona parte della salita al Monte Vioz coincide infatti con l’arrivo al Rifugio Mantova, il giorno seguente rimane ben poco da fare! La domenica mattina, fatta colazione con modo, ci siamo preparati e partiti alle 8.00. La salita al Vioz è breve e di facile percorso, tracce di sentiero e roccette facili portano prima alla grande croce di legno dell’anticima e successivamente alla cima vera e propria dove si trova il segnale trigonometrico. Non mi sembrava quasi vero di essere già arrivato in cima in così poco tempo. Il crestone detritico è pulito, solo due brevi tratti sono leggermente innevati, ma si superano senza alcuna difficoltà. In 20 minuti siamo arrivati in cima (camminando con calma e osservando paesaggio e panorami!). Una pausa per i servizi fotografici sulle due cime del Vioz, poi per il facile ghiacciaio siamo saliti alla vicina Punta Linke nel giro di 20 minuti. Neve fortunatamente compatta e dura, noi siamo saliti con i ramponi, ma è possibile salire anche senza. Attualmente la baracca in legno posta proprio sotto la cima (ospita il Museo Linke) è chiusa per rispettare le normative anti-covid. Ampia pausa in cima e poi con calma siamo scesi sul ghiacciaio, risaliti al Vioz e veloce discesa sul crestone Est al rifugio. Scesi seguendo il percorso dell’andata, fino al bivio con il sentiero che risale alla funivia, qui abbiamo preferito il tracciato che scende verso il Rifugio Doss dei Cembri (per evitare una risalita inutile, che aveva ben poco senso). Il percorso è gradevole, si perde quota abbastanza rapidamente, aggirando completamente l’ardito torrione roccioso noto come Dente del Vioz per proseguire con ampie diagonali fino ad un colletto, e da qui con il segnavia 138 siamo passati sul versante opposto, raggiungendo infine il Rifugio Doss dei Cembri, da qui con seggiovia e cabinovia siamo rientrati a Pejo Fonti. Giornata splendida fino al rientro al rifugio, poi nuvole e foschia che non hanno disturbato più di tanto. Oggi quasi 70 persone sono salite al Vioz, e almeno 40 anche sulla Linke. In discesa verso il fondovalle abbiamo incrociato oltre 250 persone che salivano verso il Rifugio Mantova, praticamente una processione!! Meta decisamente affollata, come del resto era lecito attendersi date le condizioni ottime e il meteo favorevole! Le varie cime dei dintorni sono ancora in buone condizioni e si prestano ancora per essere salite!

Un piacevolissimo ritorno per il sottoscritto, salito nuovamente al Vioz 14 anni dopo la mia prima volta! Una scelta decisamente felice, gran bella gita che ha pienamente soddisfatto tutta la compagnia! Ci siamo trovati decisamente bene anche al rifugio, sempre ben gestito e accogliente! Ambiente spettacolare e panorama dalle due cime vastissimo (dalle Dolomiti, al Brenta, Adamello, Presanella, Cevedale, San Matteo, Tresero fino ad arrivare al Gruppo del Bernina ed alle Alpi Austriache!!). Una felice trasferta trentina e due giorni da ricordare, in ottima compagnia di Laura, Anna Maria, Giuliana, Alberto e Angelo…che saluto sempre con grande piacere!

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