
L'ampio anfiteatro del Vallone di Mendie offre innumerevoli possibilità di discesa. Necessita di neve assolutamente sicura ed è impraticabile in caso di scarsa visibilità (perciò informarsi bene sulle previsioni del tempo). Il periodo consigliato è senz'altro marzo - aprile data l'esposizione e la possibilità di trovare neve primaverile di qualità. Si consiglia di portarsi i ramponi per la cresta.
Dalla partenza dello skilift baby si sale seguendo la pista della seggiovia monoposto (ferma da tempo) fino all’arrivo (850 mt di dislivello). La pista è per lo più chiusa ma non è sempre così sicuro. Viene battuta e percorsa da sciatori che poi ritornano alla seggiovia biposto di Val Troncea-Pattemouche con una navetta. Questa prima parte di itinerario è molto noto agli sci alpinisti per le ottime pendenze, la bellezza del bosco e la sicurezza anche in caso di precipitazioni nevose molto abbondanti. Si può consultare su Gulliver sotto il nome di Clot d’la Soma. Gita molto frequentata, si consiglia di informarsi presso la Pro-loco sull’ apertura o chiusura della pista allo sci alpino. Giunti alla stazione d’arrivo si segue l’evidente pista che porta fino all’arrivo dello skilift Smeraldo. Si prosegue in direzione Sud verso il gabbiotto d’arrivo dello skilift Belot (chiuso da tempo).
Arrivati al gabbiotto ci si volge verso il Col del Pis lasciandolo però alla propria destra. Si scollina con un traverso in direzione della cresta che chiude l’anfiteatro fino alla Punta Vallonetto puntando ad un centinaio di mt circa dal colle. Giunti sulla cresta è consigliabile perdere una cinquantina di mt di dislivello per aggirare un salto di rocce. Secondo le condizioni si percorre la cresta o con i ramponi o con i rampant puntando al rudere del ricovero (segnato sulla mappa). La Punta Vallonetto si trova sulla destra orografica, è raggiungibile e sciabile ma molto più difficile con pendenze in discesa attorno ai 40°.
In discesa, come si è detto, si offrono moltissime possibilità. Tra l’altro è possibile fermarsi e scendere in qualsiasi punto della lunga cresta. E’ TUTTAVIA MOLTO IMPORTANTE dirigersi, al termine della discesa, verso un pianoro posto esattamente sotto l’arrivo della seggiovia. In caso di errore ci si trova intrappolati nella forra del torrente, superabile ma con molta fatica. Per guadagnare altra discesa è possibile tenersi sulla destra orografica del torrente per ricongiurgersi più in basso con il sentiero di rientro. A QUESTO PUNTO si percorre il sentiero estivo, segnato e con un cartellone storico situato sul sentiero che porta alla Madonnina dei Partigiani. Il sentiero sbuca precisamente alla ex stazione intermedia della seggiovia, infine si segue la pista fino al rientro.
- Cartografia:
- IGC 1.25.000 N° 105, Sestriere Claviere o, preferibile, Alta Val Susa Alta Val Chisone Provincia di Torino 1:25.000
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