
Fix del 10: chiave del 17 utile per serrare i dadi eventualmente allentati. Cordini per sostituire quelli vetusti alle soste.
Proteggibilità RS2, via quasi interamente da proteggere (3 fix + 8 chiodi in tutta la via, escluse le soste).
2 mezze corde 60 m obbligatorie, 1 giro di friends completo fino #4 misura BD Camalot, 1 serie di stopper.
Tutte le soste molto comode.
Seguire in discesa la sterrata per circa 2 km, fattibile anche con auto normale, e parcheggiare nell'ampio e comodo spiazzo prima del cartello indicatore di strada agro-silvo-pastorale.
A piedi imboccare la mulattiera con segnavia in direzione dell'alpe Musella, che in circa 30 minuti, attraverso uno splendido bosco e scorci di rara bellezza, arriva al rif. Mitta/alpe Musella.
Proseguire ora seguendo i segnavia in direzione del vallone di Scerscen, che con un ampia curva verso Ovest attorno al Monte delle Forbici si addentra nel vallone svelando a poco a poco tutta la bellezza di questo angolo malenco.
Con molti sali-scendi ma sempre in direzione Nord arrivare alle vecchie cave di amianto visibili sulla destra (senso di marcia), attraversare il torrente su ponte di legno e proseguire lungo sentiero sulla destra orografica per circa 500m; in corrispondenza di un ometto risalire il breve pendio detritico con pietre fin sotto l'attacco individuabile da un ometto e 1 chiodo in fessura visibile pochi metri sopra la base.
60 minuti circa dal parcheggio.
- L1, 5c 40m: bellissimo tiro su roccia nera con lunga fessura iniziale (2 ch. + 1 fix)
- L2, 4c 45m: poco più che un trasferimento su pendio erboso e (talvolta) muretti di roccia (attenzione ai sassi mobili). La linea di salita è in leggera ascesa verso sinistra andando a terminare la lunghezza contro le rocce della parete: individuare la sosta S2 su 2 chiodi con cordino rosso (S2 da rinforzare con friend)
- L2bis: trasferimento su prato 20m verso destra portandosi sotto la verticale di un netto diedro con roccia sbiancata, ometto e segno su roccia che indica la possibile sosta da attrezzare su stopper e friends (S2bis).
- L3, 6a+ 45m: favolosa arrampicata in diedro aperto e fessurato sul fondo, non mancano tacche per i piedi sulle due facce (2 fix); poco prima del suo termine traversare a sinistra sotto il piccolo strapiombo (1 ch.) e per fessura alla sosta.
- L4, 5b 35m: divertente sequenza di muretti e diedro finale nerastro, indicativamente la linea di salita è dritta sopra S3 fin sotto la fascia di strapiombi. S4 è sotto la fessura geometrica che incide la pancia.
- L5, 6c+ 40m: strepitosa fessura inizialmente con due buone e nette prese (1 ch., da rinforzare) poi a incastri faticosi (gamba-coscia, poi dita e uscita di pugno): 3m di spiombo su 6m di fessura…
Al termine del ribaltamento sopra la pancia la pendenza è minore; proseguire dritti nel facile diedro-fessura (roccia rotta e dubbia alla vista) oppure in diagonale pochi metri verso sinistra su bella roccia rugosa e breve muretto con fessura dove è bene proteggersi prima di rimontarlo e traversare nuovamente verso destra alla S5 su piccolo ma comodo pulpito. - L6, 5c 50m: due muretti a destra della sosta, il secondo più verticale (2 ch.), poi superare la fascia di pance con andamento ad arco da destra verso sinistra fino ad un pulpito erboso e da qui salire in verticale per vago diedro molto bello e ben ammanigliato (2 ch.). S6 resta all’incirca sulla verticale della sottostante S5.
- L7, 6a+ 50m: facile fessura-diedro a sinistra della sosta su roccia nera poi rimontare un paio di muretti erbosi che potrebbero presentare colate di bagnato.
Poco sopra si trova un secondo muretto con blocco incastrato attorno al quale sono passate due fettucce con due moschettoni (attrezzata per fermata/doppia di emergenza).
Da questo punto la descrizione si discosta probabilmente dalla linea originale. Noi siamo saliti con linea ad arco verso sinistra tenendo circa 5 m in orizzontale rispetto la verticale del masso con fettucce, superando poi l’ultima pancia strapiombante in un punto con prese generose (possibili due friends) e sopra ancora bel diedro con fessura per altri 5 m circa, che fa sbucare sul largo pendio erboso. S7 attrezzata su due ottimi friends + stopper sulle rocce di fronte, oltrepassato il prato (ometto).
NB: è possibile che l’uscita originale superi le pance più direttamente in un punto non meglio identificato sopra la verticale del masso incastrato con fettucce (difficoltà un poco superiore) facendo poi sosta di uscita su 2 chiodi, dei quali dalla nostra uscita non abbiamo avuto visibilità né dello stato né della possibilità di facile attraversamento verso il prato per eventuale discesa a piedi.
DISCESA
Doppie sulle soste di salita.
Tranne S2 e S7 tutte le soste hanno due tasselli con robuste piastrine artigianali e maillon rapide per calata. S5 è un gruppo sosta doc nuovo, con piastrine e anello saldato.
S7 “dovrebbe” essere su due chiodi secondo la relazione originale ma non avendola trovata indichiamo qui la soluzione di discesa adottata: dall’ultima sosta attrezzata su friends traversare 30 m a sinistra fino al bordo della terrazza erbosa (viso a monte) e scendere 20 m le rocce gradinate a ridosso parete con facile dis-arrampicata.
Traversare ora su erba verso destra (viso monte) circa 40 m passando sotto i bombé dell’ultima lunghezza, quindi abbassarsi su facili rocce per circa 5 m fermandosi sotto il piccolo risalto dove è presente la calata di emergenza attrezzata su masso incastrato con 2 fettucce + 2 moschettoni a leve contrapposte: da questa calarsi 20m a S6 su fix.
S2 ha due chiodi collegati predisposta con maillon di calata; ci è parso più pratico scendere a S1 in conserva per 50m lineari.
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