
Dal Pian della Regina su sterrato risalire il vallone del Piz rimontando tutto il vallone sup. del Piz su ottimo sentiero pietroso nell’ultimo tratto prima del Col Tenibres, raggiungibile in ca 4 ore dal parcheggio.
Lo sterrato si lascia all’altezza del Gias del Piz q.2042m per prendere il sentiero sulla dx al Col Tenibres pocanzi citato, che con ampi tornanti consente di guadagnare il vallone superiore con lago Mongioie sulla sx salendo e una casermetta poco piu’ avanti.
La traversata di cresta che include la salita di 5 cime edi poco inferiori ai 3000m con andamento sud-ovest nord-est comincia dal Col Tenibres. La prima si raggiunge facilmente camminando sul filo, e’ la piu’ alta di tutte Q.2994m e porta il nome di Testa Rossa.
Una forcella col nome di S.Stefano la separa dalla seconda cima col nome di Bec dal Vir la cui salita comporta un passo di IV° (Ch.) diversi tratti di III° salendo di poco a dx del filo.
Per la cima Burnat terza della serie una volta discesi facilmente alla forcella del Vir, la sua risalita comporta il superamento di un tratto verticale passo di IV- (protezione veloce possibile chiodo per sicurezza posto piu’ in alto) poi su terreno meno ripido e ben appigliato in breve in vetta.
Facendo un po d’attenzione su cresta aerea ma ben articolata si scende all’ampia forcella detta passo del Piz il valico piu’ basso e piu’ comodo tra tutti quelli che si toccano in fase di traversata.
E’ ora la volta della Rocca Brosse’ la cima di un certo rilievo attorno alla quale si concentra il maggior interesse nell’ottica di traversata di piu’ cime di modesta importanza. La sua risalita dal passo non comporta passi oltre il IV° se ci si attiene al filo di cresta, piu’ facile se si sale a dx di esso.
Si tocca una prima punta con un paio di saliscendi e altrettanti traversi esposti si giunge sulla seconda. Delicata ma non difficile la discesa al colletto Bertrand porta d’accesso alla quinta e ultima cima della traversata. L’accesso al colletto comporta cmq una calata di 15m lato francese (lasciato cordino per calata in doppia su spuntone in posto).
La cima Bertrand bifida al pari della precedente è salibile senza difficolta’ per rocce rotte e canalini. Occorre ora raggiungere la forcella dell’Ubac che si guadagna scendendo a dx del filo su cenge erbose e placche appoggiate badando di fare attenzione nell’ultimo tratto piu’ ripido prima della forcella.
Di qui inizia la discesa a traversata ormai terminata, per il canalone detritico con pendenza sostenuta a riprendere il sentiero di salita (4 ore l’avvicinamento, 6 le ore di traversata riducibili a 4 se la cordata e’ di due, 3 ore la discesa Totale 13 ore tutto compreso.)
- Cartografia:
- IGC Scala 1:25:000 Valle Stura Vinadio Argentera n.112
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia TCI-CAI Alpi Marittime vol.II
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