
La via parte a destra delle “rondini”, all’ inizio dei lavori svolti in seguito alla frana.
L1 – 6b: puntare al lamone imbragato con cavi metallici alzandosi sulla sinistra, ricercando il percorso più facile (primo spit alto). Un primo passo difficile a ristabilirsi sul lamone, ci si alza seguendo le lame a sinistra, si traversa la placca con lo spit al centro e si agguanta la lama soprastante effettuando un secondo impegnativo ristabilimento. Per muretti in sosta
L2 – 6b: superare lo strapiombino sulla destra, seguire buone lame fessurate al centro e giungere a una fessurina-diedro svasa. Alzarsi dapprima faticosamente, poi con maggior stabilità fino a rinviare e ristabilirsi su una cengetta. Da qui un muretto con due passi di dita e uno di equilibrio, porta alla lama finale che conduce in sosta.
L3 – 6c: traversare a sinistra guadagnando la placca chiusa da uno strapiombino. Passo delicato a rinviare e a prendere la prima manetta. Da qui con due allunghi atletici si esce dallo strapiombino e si guadagna la sosta seguendo una spaccatura facile un po’ di equilibrio.
L4 – 6a: bel tiro a lame con un piccolo rebus tenico a due terzi nell’ impostare il superamento di un rigonfiamento.
L5 – 6b : andare a destra all’ invitante fessura. Rinviare facilmente il primo spit. Primo ristabilimento più facile, dopo aver piazzato un friend guadagnare l’ ultima zona di vago appoggio per i piedi (trovato un friend incastrato) e quindi con arrampicata atletica e continua si arriva dove la fessura si apre(manettone-appoggio alla base) con un ultimo sforzo si guadagna lo spit e per muretti più facili si arriva alla sosta in cengia, avendo affrontato un ultimo run-out da superare con tenica e astuzia.
L6 – 6b: tiro potenzialmente bello, con una partenza molto tecnica, ma un allungo incomprensibile a metà (facilmente azzerabile).
L7 – 7a: dalla nicchia spesso bagnata alzarsi sul tettino sfruttando il più possibile l’ opposizione dei piedi.(spit molto ravvicinati) Traversare a sinistra con passi atletici fino al bombamento con l’ ultimo spit. Infilarsi nella fessura-diedro a sinistra e guadagnare la sosta in cengia.
L8 – 5c: traversare a sinistra seguendo il cavo metallico fino all’ ultima paretina. Guadagnare con attenzione lo spit (alto) e proseguire dritti fino a uno strapiombino a lame da cui si esce sull’ ultima placchetta che porta all’ albero di sosta da cui cominciano le calate.
- Bibliografia:
- Arrampicata Sportiva e Moderna in ossola e valsesia - Versante Sud
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