Roisan (Becca di) da Blavy

Gita pomeridiana: partenza alle 13,00 dopo le previste schiarite. Terreno quindi già praticamente asciutto così come la pietraia finale. Come precisato dagli altri gulliveriani, da Blavy si segue la strada prima asfaltata poi sterrata trascurando tutte le deviazioni fino all’Alpe Praperiaz, dove il cancello per il bestiame si supera su una divertente doppia scaletta a pioli (piuttosto minacciose le mucche e ancor più i tori che combattevano tra loro!). Sono possibili un paio di scorciatoie, ben visibili in discesa ma non in salita (una di queste si immette su uno sterrato diverso ma collegato alla poderale principale). Sbiadita l’indicazione all’alpeggio e inizialmente inerbita la traccia, che dopo qualche passo migliora. Alcuni alberi caduti nel tratto ripidissimo dalla palina di q. 1820, facilmente oltrepassabili. A q. 2140 circa, l’ombroso e fresco bosco di conifere si fa rado e attraversata una singolare zona di dossi e avvallamenti, si giunge in vista della Becca (bel colpo d’occhio). Qui il tracciato, che si porta gradualmente sulla dorsale per poi spostarsi a sinistra verso la cima, è a volte un po’ labile, ma frecce gialle e ometti fanno sì che non ci si sbagli. Pietraia stabile, agevole da percorrere. Per me questa è la parte più bella dell’itinerario, si cammina in vista di Aosta e della Valle Centrale da un lato e della Valpelline, Valle di Doues e Valle del Gran San Bernardo dall’altro. Oggi panorami ancora compromessi da nuvoloni grigi sulle cime più alte ma buone le vedute su tutte le vette al di sotto dei 2800 m. Abbastanza soleggiato per tutto il tragitto e brezza fredda in alto, visibilità ottima. Escursione relativamente breve, semplice ma non scontata.

Nessuno in giro, eccetto le mucche boriose 🙂
Acciuffato per i capelli questo ultimo brandello di week-end con meteo in spiccato miglioramento, non avendo ferie disponibili per gite infrasettimanali è stato un gran regalo!