
Il sentiero che si sviluppa interamente in riva sx orografica del fiume Roia; si può percorrere anche in senso contrario e durante tutto l’anno con consiglio di evitare i periodi caldi, perché se è vero che si incontrano numerosi corsi d’acqua, è anche indubbio che già nella tarda primavera la maggior parte sono asciutti.
La vegetazione è tipicamente mediterranea composta da ulivi, arbusti, querce ed erbe selvatiche.
percorrere la ss 20 della Valle Roia al km. All’uscita della galleria Cima della Rovere (138+300) girare a dx (Airole – Collabassa) dopo circa 300 mt a sx strada che sale e parcheggiare sul piazzale del cimitero antistante il Santuario Madonna delle Grazie.
Per chi proviene dal Piemonte (Francia):
dal tunnel del Colle di Tenda percorrere tutta la Valle Roia nel tratto francese e poi rientrati in Italia sul Viadotto Airole al km 138+300 svoltare a sx.
Il sentiero fino a Fanghetto è contrassegnato da tacche bianche/rosse.
Prendere strada asfaltata (Via Vigna) che passa di fianco alla chiesa e conduce alla partenza della condotta forzata che alimenta la sottostante centrale idroelettrica ed alla casa del custode (che chi proviene dal Piemonte avrà visto arrivando in auto).
Proseguire su mulattiera che poi diventa sentiero, senza alcun dubbio, fino all’abitato di Fanghetto dove, in Piazza del Popolo, si gira a dx e si percorre in leggera discesa la strada asfaltata fino ad una piccola chiesetta costeggiata la quale, subito a sx, in piano, si prosegue tra fasce in direzione di una vicina casa.
Attenzione in Piazza del popolo di Fanghetto se ci si porta ad ammirare il panorama verso il fiume si può essere tratti in inganno perché tacche bianche/rosse portano a scendere ma le tacche di quel colore non sono più valide per questa escursione perché portano a Olivetta S. Michele e Sospel: da questo punto in avanti occorre seguire tacche gialle e/o targhette, sempre gialle (sentiere Valle Roia). Dopo poco si incontra sul sentiero un cippo di confine di stato e più oltre la palina (balise) 411. Tenere a sx e, sempre su sentiero, arrivare alla paline 412 dove si incontra, e si percorre, una strada sterrata che in breve diventa asfaltata e attraversa l’abitato di Libre (fontana). Al biforcazione per il cimitero si hanno due alternative:
1) scendere. Sempre su strada asfaltata alla frazione di Libre Bourgogni, dove, appena attraversato un ponticello si riprende a dx, il sentiero.
2) Proseguire sempre su strada asfaltata per il cimitero e nella frazione Aubè si prospettano altre due possibilità:
2.1) dove c’è uno spiazzo (piccolo parcheggio) sulla ringhiera a sx c’è la palina 423 che indica Bourgogni: se si sceglie questa opzione si passa tra alcune case e con un agevole sentiero in discesa di raggiunge Bourgogni dal pontino citato sopra;
2.2) proseguire su strada asfaltata tra case fino alla frazione Cottè (fontana e palina 422); passare in mezzo alle case dove inizia un sentiero che passa più alto del Sentiere de la Roia e che porta a Gardiola per poi scendere e ricongiungersi al Sentiere de la Roia alla palina 104.
Si ritorna con la descrizione del percorso a Bourgogni.
Il sentiero prosegue fino alla palina 106 dove si incrocia una strada sterrata che si percorre sempre verso N fino ad un piccolo spiazzo (palina 104) e costruzione (presa di acqua?).
Il sentiero ora diventa lastricato e perde repentinamente quota con una serie di tornantini fino in fondo al Vallon de Carleva che si attraversa su un pontino in pietra. Ormai si è prossimi a Breil; si continua vedendo dall’alto un ponte tibetano che attraversa il Roia, si passa vicino ad una edicola votiva, sotto Porta Genova subito dopo la quale c’è la Chiesa di S. Antonio Eremita che è alle porte dell’abitato di Breil.
- Cartografia:
- IGN 3841OT e diversi editori per la parte Italiana
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