Rocciamelone Cresta Sud

Rocciamelone Cresta Sud
La gita
abo
01/11/2016

Che non fosse una salita entusiasmante me lo aspettavo, diciamo che è un bel modo alternativo per arrivare in cima. Carine le placconate e il canale-camino sopra il Ca d’Asti, da lì in poi praticamente mani in tasca fino alla Crocetta camminando a volte a pochi passi dal sentiero. Per fortuna dalla crocetta in su le cose si fanno un po’ più interessanti e si scalicchia un po’ di più (comunque anche andandosi a cercare i passaggi al max c’è del II+, forse III- ad essere generosi). Il passaggio più duro è il diedro che si forma tra muro sinistro della cappella e paretina per raggiungere i piedi della madonna 😉 Cima non troppo affollata (una 10ina di persone) e clima tardo estivo (si stava bene in maglia termica e gilet). In vetta esattamente dopo 1h45′ dalla partenza al park della funicolare (e non c’è da andarne tanto fiero tenendo conto che c’è gente che ci mette poco di più partendo da Susa…). In discesa è presente un po’ di neve fino alla crocetta ma si passa senza attrezzatura particolare (per ora) e senza problemi (tant’è vero che in 55′ ero di nuovo giù).

Nota doverosa per “deformazione professionale”: la roccia non è “calcare tubolare” come indicato in relazione (termine che non esiste in letteratura geologica) ma normalissimo calcescisto della zona piemontese.

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