Salita pressochè sconosciuta ai più ed altrettanto poco ripetuta. Facile l'individuazione dell'attacco (se presente) un po' meno il resto dell'itinerario, che presenta qualche raccordo tra i vari canalini. Materiale in loco praticamente assente, soste da attrezzare, eventuale ritirata molto problematica.
Il grado riportato è quello della Buscaini, ma non deve trarre in inganno: è molto più severo delle varie goulotte famose del Monte Bianco.
Si passa la terminale nel punto più agevole e poi si attacca il canalino con fondo ghiacciato e roccia marciotta che man mano si impenna sempre più.Si giunge così ad un pendio nevoso, che si risale tenendosi a dx, continuando poi per altri canalini ghiacciati. Si deve tenere tendenzialmente la dx, seguendo canalini e pendii nevosi, intervallati da tratti di misto. Quando finalmente si intravvede l'uscita bisogna piegare decisamente a sx (possibile evitare la cascatina verticale, attraversando sotto al tetto, 2 chiodi). Il breve pendio soprastante porta in vetta (cornice).
Materiale: corda da 60m, 6/7 viti da ghiaccio corte e medie, serie di friends fino al nr. 1 BD, assortimento di chiodi da roccia.
Discesa comoda per il versante sud.
Avvicinamento
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Descrizione
Dalla stazione d’arrivo della funivia di Plateau Rosa si percorre il classico tracciato che conduce ai Breithorn, Polluce e Castore. Arrivati alla Porta Nera la si oltrepassa e ci si porta dietro la bastionata rocciosa della Roccia Nera. Questa viene incisa (non in tutte le stagioni) per prima proprio dalla goulotte in questione, che rimane quindi più a sx della più conosciuta Grassi-Bernardi.
Storico
Aperta da Grassi e Tessera il 3 luglio 1983.
- Bibliografia:
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Guida dei Monti d'Italia - Monte Rosa
Ultima revisione 16/02/2024
Autori:
robyf