- Accesso stradale
- Ok
Lunga e semplice camminata su sterrata e sentiero che attraversa tutto lo stupendo vallone di Clavalité. La stradina ha un ottimo fondo e non si dilunga in giravolte. Dopo le ultime case di La Couta si sale per un buon tratto su ampia mulattiera nel bosco, per poi proseguire nuovamente su poderale (segnavia n. 2). Al bivio per il bivacco Borroz continuato dritto per Grand’Alpe (segnavia n.6): dietro le stalle dell’alpeggio, si intravede sulla destra una palina e raggiuntala si lascia a destra il sentiero per il lago Lavodilec. Qui il tracciato è vago e si confonde con tracce di bestiame: si va a sinistra incontrando subito un tratto di ampia pista erbosa, poi si riprende la direzione S (frecce gialle) incontrando in breve il bivio a sinistra con il sentiero 6A proveniente dal Borroz. Poco a poco la traccia si fa più marcata ed evidente, molto ben calibrata sulle caratteristiche del terreno, erboso e dalle pendenze moderate fin sui 2500 m., poi detritico e più ripido (qui qualche zig-zag lo si fa) nella risalita degli ultimi pendii per il col Fenis. Si attraversano tre o quattro innocui nevaietti. Dal colle, in breve, per un bel frammento di mulattiera selciata (Chemin du Roi) e poi sentiero, si arriva al Col Pontonnet affacciandosi sul Vallone di Urtier. Da qui a sinistra buona traccia su detrito fine contrassegnata da ometti e qualche rara tacca gialla, che, superato un tratto a grossi blocchi, si sdoppia e si può salire a piacere. In alternativa si può abbandonare l’itinerario per il Pontonnet poco oltre il rudere di casermetta (q. 2880 – ometto) e imboccare una traccia a sinistra che si ricongiunge più in alto con quella proveniente dal colle (fatta in discesa). Senza passare per il Borroz i km son circa 24 per 1670 m di dsl (secondo il mio GPS).
Velature alte e temperatura perfetta per camminare fino a metà mattina, poi più sole e cumuli che arrivavano dal Piemonte a metà giornata. Fortunatamente il venticello gelido, che si è alzato poi, ha fatto sì che si scoprisse nuovamente la conca di Dondena, mentre il lato Cogne e Clavalité son rimasti sempre nel sole, così come la vetta. Buoni dunque i panorami.
Bellissimo il Pian Clavalité nel silenzio e nella solitudine assoluti del mattino presto e ambiente molto suggestivo nella parte alta del vallone con splendide vedute su Tersiva, Rafray, Mussaillon, Grand e Petit Avert. Unico neo: i tralicci della Super-Phenix, visibili però da qualunque lato si salga.
Incontrato un runner già in discesa poco sopra Grand’Alpe e un gruppo di giovani escursionisti genovesi in traversata verso il vallone di Urtier, due dei quali saliti in cima e appassionatissimi della VdA. Altro gruppo ancora in salita mentre scendevo nei pressi della casermetta, forse in arrivo da Dondena.