
Dalla relazione della guida sopra citata, dopo il terzo tiro lo schizzo dice di andare a dx, mentre la relazione dice di andare a sx. Noi siamo andati a dx e abbiamo trovato un chiodo lungo il 5° tiro, che potrebbe essere riconducibile agli apritori.
Descriverò pertanto la linea che abbiamo seguito durante la ripetizione del 04-09-2014. In ogni caso dopo il terzo tiro la parete diventa più sporca, con tratti a volte compatti e poco proteggibili, a volte più rotti.
Roccia per lo più ottima ed entusiasmante nella prima parte.
Portare serie di friends dai micro fino al n.5 BD (se si vogliono evitare un paio di runout), doppie le misure medie, qualche chiodo e martello, fettucce e allunghi, eventualmente qualche nut.
Qualche chiodo in via, soste da fare o rinforzare (tranne S2 che è a bomba).
VII+ max/ VI+ obbl
La parete è già ben evidente dalla diga della Piastra. Superare il prato, poi un boschetto e poi risalire alla meglio la pietraia sottostante la parete portandosi alla base di una fascia di placche a risalti erbosi. Risalirla (passi di III) per una cinquantina di metri fino all'attacco, posto qualche metro a sx, sotto la verticale del grande diedro della via. Muro verticale con fessure e lame (chiodo visibile). 40 min.
L1: Salire il muro fessurato per qualche metro poi traversare in orizzontale qualche metro a sx fino a prendere il seguente sistema di fessure molto belle e atletiche, tratto di camino finale, sosta su terrazzo (1 spit + chiodo) 30m V, VI, VII+ o A0, VI.
L2: Superare alcuni grandi blocchi sulla dx e portarsi nel diedro. Salirlo integralmente con grande esposizione, molto faticosa la parte centrale (qualche chiodo). Uscita più facile e sosta su cengetta (dado incastrato, due chiodi e cordino) 40m V, VII, A1, VI, V.
L3: Continuare nel diedro che ora diventa ad arco con fessura larga di fondo, molto bello. Uscire su terrazzo con alberelli e sostare (sosta da fare). 30m V+, VII, V.
L4: Traverso orizzontale a dx su cengia alberata spiovente. Traversando si vedrà in alto un tetto con due protezioni incastrate con rinvii penzolanti (pensiamo segno di una ritirata), proseguire ancora qualche metro e sostare sotto un diedro articolato e buone fessure. 15-20m III
L5: Salire il diedrino e fessure aggettanti per qualche metro, uscire sulla dx (muschio) e ribaltarsi su terrazzino, superare quindi il diedro successivo (chiodo in alto) che con passi aleatori esce su un vago sperone di roccia compatta, muschiata, e poco proteggibile. Salire spostandosi leggermente verso sx fino a prendere una buona e più facile lama che porta ad un terrazzo dove si sosta su buona fessura. 25m V+, VII, passo di A1, VI.
L6: Salire sul terrazzino sopra la sosta, quindi traversare orizzontalmente (anche un pò in discesa) su cengia e placche per 25 mt. fin su un terrazzo erboso dove si sosta su spuntone. III, IV expo e poco proteggibile.
L7: Salire sopra lo spuntone a dx per una rampa con muschio, superare un breve muro di roccia rotta fin sotto un alberello, traversare a sx e uscire dalla parete su terreno appoggiato e prati, sostare più in alto su albero. 30m V+
Discesa: dalla cima dello Scoglio scendere verso dx (faccia a monte) e per tracce e ripido bosco costeggiare la parete fino alla base. 30 min.
- Bibliografia:
- Valle Gesso Verticale
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