Mutt (Corno) da Riale per il Rifugio Maria Luisa

Mutt (Corno) da Riale per il Rifugio Maria Luisa
La gita
ste_6962
4 31/08/2020
Accesso stradale
nessun problema da segnalare, parcheggi disponibili a Riale, uno a pagamento

Partiti da Riale per le 8.45 e siamo saliti lungo il sentiero che taglia la lunga (e monotona) strada che sale verso il Rifugio Maria Luisa, sentiero in ordine, ben tracciato ed ottimamente segnalato. Per fortuna non faceva troppo caldo e si poteva camminare bene senza dover sudare troppo. Arrivati al Rifugio Maria Luisa (trovato già chiuso nonostante il periodo), dopo una breve pausa ci siamo inoltrati lungo il sentiero G28 che entra nella Valrossa e la risale. Saliti lungo il sentiero tra prati, ruscelli e qualche cascata del Rio Rotental che si costeggia a destra fino a raggiungere il pianoro (Piana di Valrossa) che si trova nel grande anfiteatro la Punta di Elgio e la Punta Valrossa. Il guado del torrente non ha posto alcun problema, poi si sale comodamente per prati e tranquilli pendii erbosi, nonostante alcuni post letti su altri siti, il sentiero si vede e si riesce a seguire bene, basta fare un minimo di attenzione ed è impossibile perderlo. Raggiunto prima lo spallone erboso alla base del Corno Mutt, poi su qualche macchia di neve siamo arrivati alla conca posta tra il Corno Mutt ed il Corno Brunni . Siamo scesi nella conca dove a volte si trova un piccolo laghetto, da qui in avanti non ci sono più segnavia, solo qualche raro ometto. Siamo saliti inizialmente al centro del valloncello che porta al Colle Mut, su erba ripida, pietrame e una leggera spolverata di neve recente, poi ci siamo spostati gradualmente a destra, su terreno non propriamente agevole (pietrisco, terra dura, erba e due dita di neve). Più in alto abbiamo superato alcuni passaggi su roccette ripide ma non difficili, poi traversando a destra ancora qualche gradino roccioso e infine una ripida rampa di erba e pietrame per arrivare in cima. Il tratto finale ha richiesto passo sicuro e un minimo di attenzione. In vetta si trova solo un piccolo ometto di pietre e nessuna indicazione. Una volta arrivato in cima (il mio socio si è fermato 50 metri di dislivello sotto la cima), controllando la quota e la posizione delle varie cime mi sono reso conto di essere in cima al Corno Mutt. In realtà la nostra meta odierna era il Corno Brunni, ma ci siamo resi conto troppo tardi dell’errore fatto alla base della conca sottostante, e allora abbiamo proseguito e salito questa cima. Una cima salita praticamente per errore, però devo dire che non mi è dispiaciuta affatto , è stata ugualmente una meta piacevole ed interessante! Per il Corno Brunni torneremo da queste parti in una prossima occasione! Meteo che è parzialmente peggiorato, ma nulla di preoccupante, il panorama è rimasto ugualmente piacevole anche se leggermente limitato! Saliti quassù in 3 ore da Riale, escludendo le soste. In discesa dalla cima a Riale, senza fretta e con passo tranquillo, circa 2.30 ore. Sotto la cima, in discesa abbiamo individuato un cengia erbosa diagonale che ci ha consentito di evitare le roccette sommitali. Fino alla base del pendio SO si tratta di una escursione facile e tranquilla, poi diventa un itinerario EE. Mentre se si salgono direttamente le roccette sommitali EE/F.

Gita fatta in giornata, piacevole ed interessante anche se non è stato l’obiettivo principale di giornata, ma per oggi va bene ugualmente. La Val Formazza offre sempre delle belle gite, e anche la gita odierna ne è una piacevole conferma. A volte nascono delle gite “impreviste” e si scoprono casualmente itinerari interessanti e meritevoli di essere percorsi. A giudicare dai rari segni di passaggio si intuisce che questa montagna è assai poco frequentata, ma si può prendere in considerazione quando si rientra dalla salita al Corno Brunni se si dispone ancora di tempo, oppure come possibile meta alternativa. Oggi gita e giornata condivisa insieme ad Angelo F. del CAI Ule Genova che saluto con piacere e…a presto!

Link copiato