Lungo tutta la pista sterrata, (poca) neve dura solo sugli ultimi tornanti prima del colle. Usati i ramponi per il traverso-salita finale sul versante di val d’Ala (v. foto per la situazione del pendio). In cima, di nuovo assenza quasi totale di neve.
Insomma, in punta alla Moross a gennaio: una bella soddisfazione da escursionisti…
Ma l’ennesimo inverno avaro di neve oggi ci ha consentito un bel tris: oltre a rocca Moross, la Marmottere e la Ciriunda, con visita finale al lago di Viana ghiacciato.
Partiti in due dall’Alpe Bianca alle 8.30, arrivati in cima alla Moross circa tre ore dopo. Fra salita e discesa dalla rocca, incontrati solo due ragazzi che ci hanno preceduto.
Invece, sull’agevole salita dal colle Pian Fum alla Marmottere incontrate un bel po’ di persone.
La discesa dalla Marmottere e la risalita alla Ciriunda, a prima vista un po’ impegnative, alla fine si sono rivelate di nessuna difficoltà (almeno in questi giorni: fra l’altro il sentiero è segnalato con tacche e ometti; ci abbiamo messo in tutto tre quarti d’ora).
Traccia e tacche anche nel tratto dalla Ciriunda al lago di Viana, lungo il versante sud del crestone.
Dal lago, infine, siamo tornati alla sterrata di inizio itinerario scendendo non per il sentiero estivo, con il suo lungo traverso totalmente innevato, ma direttamente per il canalone su cui si affaccia l’orlo est del ripiano sottostante al lago, anche qui senza difficoltà e trovando pochissima neve. Tracce e ometti fra i magri pascoli e le pietraie del tratto superiore; nell’ultimo tratto invece, verso il fondo del vallone, dopo aver aggirato a sx un dosso a quota 1.900, abbiamo ritrovato il sentiero estivo voltando a destra sui pascoli.