Note
4.8Km
4.8Km
21.4Km
22Km
22.5Km
23.7Km
25.3Km
Consigliate mezze corde da 60. Le soste sono a spit (buoni) collegate da cordoni marci che andrebbero sostituti. Sarebbe consigliabile farlo, se si ha la possibilità, a chiunque voglia ripetere la via. Necessaria una serie di friend fino al 4BD, fondamentale per il tiro chiave. Non abbiamo usato nut. Non ci sono tiri di incastro, guantini non necessari.
Bellissima via che segue una linea molto estetica. Il tiro chiave così come il più entusiasmante è il lungo camino di L2. L'impegno fisico e psicologico dell'itinerario è notevole, il grado di 6b rappresenta solo una piccola parte delle difficoltà. Da intraprendere solo se convinti ed allenati. Rispettiamo questo bellissimo e remoto angolo di Sardegna.
Avvicinamento
Bellissima via che segue una linea molto estetica. Il tiro chiave così come il più entusiasmante è il lungo camino di L2. L'impegno fisico e psicologico dell'itinerario è notevole, il grado di 6b rappresenta solo una piccola parte delle difficoltà. Da intraprendere solo se convinti ed allenati. Rispettiamo questo bellissimo e remoto angolo di Sardegna.
Avvicinamento in auto e a piedi molto complicato.
Studiare bene la mappa fino al punto indicato col gps, dove si parcheggerà. Da Sos Alinos procedere verso Nord e prendere una strada sterrata a sinistra, cioè verso l'entroterra. Non c'è alcuna indicazione. La sterrata è costeggiata da alcuni pali in cemento e conduce fino ad un cancello, dove gireremo a sinistra seguendo la sterrata un po' tortuosa. Proseguire per numerose curve su sterrata, che poi diventa cementata, e torna nuovamente sterrata fino a giungere ad un bel pianoro con una fattoria. Subito dopo la fattoria c'è uno spiazzo dove si parcheggia. E' importante prestare attenzione agli animali e rispettare chi abita e lavora in questo bellissimo posto.
Dopo aver parcheggiato si vede già chiaramente l'estetica struttura di punta Istiotta o Istiozza, verso la quale puntiamo procedendo lungo la strada sterrata. Seguire in direzione per la parete fino a quando la strada diventa un sentiero non sempre evidente, ma in linea di massima puntare in alto a sinistra. Alcuni ometti e alcuni teschi posti su massi indicano la via, ma non è detto che restino a lungo. Dopo circa 20 minuti dal parcheggio si dovrebbe incontrare una rete di recinzione sormontata da filo spinato che seguiamo girando a destra fino alla base della parete tra l'ostile vegetazione per circa mezz'ora. Quasi arrivati alla parete si passa in un cunicolo roccioso con corda fissa verde. Arrivati alla parete bisogna scavalcare con attenzione la recinzione sfruttando un albero addossato alla parete. Si procede salendo lungo la parete per circa 20/30m, si individua il minaccioso camino e si segue la sua linea sino alla base dove un albero è cresciuto in un'ampia fessurona con dei risalti, da dove si fa sicura. Un cordone in clessidra è posto poco sopra all'albero. Poco visibile, ma può essere un'indicazione di aver trovato l'attacco. E' possibile alzarsi su dei grossi massoni oltre ad un pertugio/cunicolo per avvicinarsi al camino, ma non va fatto, la via parte dal basso.
Salire a piedi fino al risalto terroso nella fessura con l’albero, arrivare fino al cordone in clessidra, da dove si fa sicura.
Descrizione
Studiare bene la mappa fino al punto indicato col gps, dove si parcheggerà. Da Sos Alinos procedere verso Nord e prendere una strada sterrata a sinistra, cioè verso l'entroterra. Non c'è alcuna indicazione. La sterrata è costeggiata da alcuni pali in cemento e conduce fino ad un cancello, dove gireremo a sinistra seguendo la sterrata un po' tortuosa. Proseguire per numerose curve su sterrata, che poi diventa cementata, e torna nuovamente sterrata fino a giungere ad un bel pianoro con una fattoria. Subito dopo la fattoria c'è uno spiazzo dove si parcheggia. E' importante prestare attenzione agli animali e rispettare chi abita e lavora in questo bellissimo posto.
Dopo aver parcheggiato si vede già chiaramente l'estetica struttura di punta Istiotta o Istiozza, verso la quale puntiamo procedendo lungo la strada sterrata. Seguire in direzione per la parete fino a quando la strada diventa un sentiero non sempre evidente, ma in linea di massima puntare in alto a sinistra. Alcuni ometti e alcuni teschi posti su massi indicano la via, ma non è detto che restino a lungo. Dopo circa 20 minuti dal parcheggio si dovrebbe incontrare una rete di recinzione sormontata da filo spinato che seguiamo girando a destra fino alla base della parete tra l'ostile vegetazione per circa mezz'ora. Quasi arrivati alla parete si passa in un cunicolo roccioso con corda fissa verde. Arrivati alla parete bisogna scavalcare con attenzione la recinzione sfruttando un albero addossato alla parete. Si procede salendo lungo la parete per circa 20/30m, si individua il minaccioso camino e si segue la sua linea sino alla base dove un albero è cresciuto in un'ampia fessurona con dei risalti, da dove si fa sicura. Un cordone in clessidra è posto poco sopra all'albero. Poco visibile, ma può essere un'indicazione di aver trovato l'attacco. E' possibile alzarsi su dei grossi massoni oltre ad un pertugio/cunicolo per avvicinarsi al camino, ma non va fatto, la via parte dal basso.
Salire a piedi fino al risalto terroso nella fessura con l’albero, arrivare fino al cordone in clessidra, da dove si fa sicura.
- L1, 10m, 6a: risalire il primo camino fessurato, possibile proteggersi con friend medio dopo circa 4m. Sosta su spit da collegare in una bellissima nicchia sulla sinistra. Nessuno spit.
- L2, 30m, 6b: faticosissimo camino di più di 20m da intraprendere solo se molto convinti e allenati. 4 spit nel camino, non molto visibili. Il primo è a circa 6m dalla sosta. Impossibile piazzare protezioni fino a circa 23m dalla sosta, dove una fessura può ospitare un friend del 4 o 5 BD, direi fondamentale. Sosta su spit da collegare.
- L3, 25m, 6a+: bella fessura in dulfer, seguita da altra fessura più appoggiata verso destra fino alla sosta su spit da collegare. Appena usciti dalla fessura in dulfer si vede una sosta dritto davanti a noi su facile ma improteggibile placca. Quella è la sosta di calata. Procedere invece a destra verso due spit poco visibili su un masso, proteggendosi in fessura. Nessuno spit sul tiro.
- L4, 30m, 6a+: placca verticale protetta con uno spit di discutibile posizionamento (attenzione). Una volta supreato il primo muro continuare per un sistema fessure su terreno facile tenendo la destra fino alla sosta, su spit da collegare.
Discesa in due calate, la prima fino alla sosta su placca di sola calata che si trova a circa 4m a sinistra (viso a monte) della S3 di progressione. Da lì la seconda calata ci porta su un grosso terrazzo roccioso che bisogna scendere a piedi (attenzione) lungo un cunicolo che ci riporta alla base.
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