Partiti dalla Neue Prager Hütte dove abbiamo pernottato, dal rifugio si perdono circa 100mt. scendendo il sentiero segnalato con segni di vernice bianco rossi portandosi sulle gande della conca sottostante per poi risalire fino alla lingua del ghiacciaio posta a circa 3000mt. dove ci prepariamo in assetto alpinistico. Rimontiamo con attenzione la crepacciata lingua con ghiaccio grigio portandoci sui pendii superiori dello Schlatenkees dove troviamo quasi subito buona copertura nevosa che ci accompagnerà fino in vetta, qualche crepo si vede , ma si evita facilmente. La breve cresta finale l’abbiamo trovata in buone condizioni. Tirando le somme… Gita alpinistica tecnicamente facile, unico tratto da porre attenzione è la salita di approccio sul ghiacciaio che può cambiare in base alla mutazione del ghiacciaio, per il resto è una bella marcia sul ghiacciaio con pendenze blande. Dalla vetta grande giro panoramico a 360°. La discesa la effettueremo scendendo verso il Rainer Torl e da li in discesa sul ghiacciaio Außeres Mullwitzkees fino alla Defreggerhaus 2964mt. Avevamo pianificato questi tre giorni in terra Austriaca controllando attentamente il meteo, che da queste parti è davvero mutevole, miravamo per una finestra di bel tempo durevole per tre giorni, quando si è presentata l’occasione siamo partiti, facendo centro.
Finalmente visito anche questo angolo di montagna, interamente in terra Austriaca, a cui miravo da tempo. Dopo Großglockner e Wildspitze, salgo anche il Großvenediger la quarta più alta cima in ordine di altezza. Secondo giorno della trasferta Austriaca nel Parco Nazionale Alti Tauri con salita al Großvenediger suddivisa in 3 giorni.
1°g: Matreier Tauern haus 1510mt.-Rif. Neue Prager Hütte 2796mt.
2°g: Rif.Neue Prager Hütte 2796mt.-Großvenediger 3666mt. -Rif. Defreggerhaus 2964mt.
3°g: Rif.Defreggerhaus 2964mt.-Johannishütte 2121mt.-Sajatscharte 2778mt.- Sajathütte 2600mt.-Stabanthütte 1777mt.-Pragraten am Großvenediger 1309mt.