
La via si trova sulla faccia destra dello Sperone Croz.
Le note che riporto si riferiscono alle condizioni del 1-2 ottobre 2011. Le difficoltà incontrate fanno riferimento all'itinerario da noi seguito via Sloveni con uscita sul Croz.
Si supera la terminale, si prosegue con traverso verso sx (sosta abalakov in posto), ghiaccio nero marmoreo. Si fa un tiro per superare una prima goulotte (75°-80°) che poi si abbatte. Si prosegue poi per il primo dei tre nevai (50°). Superare sistema di goulotte tra i primi due nevai (60°-65°). Si supera il secondo nevaio (50°-55°).
Un altro sistema di goulotte (3 tiri) 70°-85° porta al 3 nevaio. Sino qui direi condizioni molto buone con neve assai dura che facilitava la progressione con tratti di ghiaccio duro ma non spaccoso.
Dal 3 nevaio cambia la musica. Si supera il terzo nevaio sino ad una rampa ascendente verso sinistra ghiaccio e dry (uscita Sperone Croz), si esce su spigolo dello Sperone Croz assai aereo (sosta a spit). Si fa un tiro in roccia (IV/V). Poi si taglia decisamente a destra per rimanere su ghiaccio (che scarseggia), si supera verso destra lo sperone (sosta).
Poi c’è il crux della via, un diedro, praticamente in dry (due chiodi in posto) per 7/8 m. (M5/+) per raggiungere ghiaccio, sottile (sosta su ghiaccio). Si prosegue in goulotte ghiaccio sottile e dry. Uscita alla breche immediatamente a destra della vetta dello Sperone Croz.
Prima invernale: E. Escoffier e D. Lacroix 13 gennaio 1985.
- Bibliografia:
- Neige, glace et mixte F. Damilano
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