Ghiacciaio in ottime condizioni, i crepacci sono ben visibili e facilmente aggirabili senza aggiungere molto sviluppo e dislivello. La crepacciata terminale è ben evidente e si aggira comodamente sulla sinistra mentre le seraccate poco sotto si aggirano sulla destra. Libera da neve e ghiaccio sin dal colle tutta la dorsale fino alla croce di vetta. Solo una cordata di 3 francesi incontrati nei pressi del colle, li ringraziamo per la traccia. Nessuna traccia invece nella parte piana del ghiacciaio. Qualche traccia sul versante italiano lasciata dai salitori diretti alla Vacca e all’Oin. La leggera spolverata di neve dei giorni scorsi, destinata a scomparire nelle prossime ore, ha reso i ghiacciai bianchissimi come li si trova in primavera! Fruibili entrambi i rami di ferrata per accedere a Pian Balotta. Al ritorno, dal passo della Vacca siamo andati per comoda cresta (ometti) al passo della Losa e discesi dalla ferrata che presenta ancora tratti ghiacciati e cavo ricoperto da neve, necessaria anche qui attrezzatura alpinistica. Una quindicina di km totali di cui 10 su ghiacciaio o nevaio. Bella gita dalle nostre valli Piemontesi che permette di attraversare vari ambienti e di stare alcune ore su ghiacciaio quando non si ha tempo e voglia di accollarsi gli impegni di un quattromila (affollamento, code, funivie, rifugi, venti gelidi, orari, ecc.) Con Marco (kima) che ha rilevato la traccia che allego.
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