Gran Costa (Monte), Testa di Mottas, Testa dell’Assietta da Grand Puy, anello

Gran Costa (Monte), Testa di Mottas, Testa dell’Assietta da Grand Puy, anello
La gita
ste_6962
5 07/05/2017
Accesso stradale
strada agibile senza problemi
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa pesante
Quota neve m
2000

Con le previsioni meteo non proprio ideali e le recentissime nevicate non era facile scegliere in quale zona andare e su quale cima orientarci, ma avendo visto alcune webcam locali e non essendo mai stato in questo angolo della Val Chisone, alla fine è prevalsa la voglia di mettere piede anche in questi luoghi. Non sapendo bene quanta neve e in quale condizioni avremmo trovato, ci siamo orientati su una salita tranquilla, ma comunque piacevole ed interessante. Siamo partiti intorno alle 8.40 da Grand Puy, con un cielo grigio e qualche fiocco di neve. Appena usciti dal paese, seguendo la stradina (sentiero con segnavia 328 che porta al Col Lauson) dopo pochi minuti si è messo a “fioccare” decisamente, ed in breve ci siamo ritrovati in mezzo ad una fitta nevicata! Ma mica ci siamo scoraggiati! Fiduciosi in un miglioramento del tempo abbiamo proseguito (e abbiamo fatto bene!). Risalita la stradina, tra la nevicata e la visibilità non certo ideale, ci siamo portati troppo avanti seguendo la stradina, e ci siamo resi conto che avevamo oltrepassato il pendio da risalire per arrivare al Col Lauson, allora si è fatta strada l’idea di compiere l’anello descritto da Marcog72 in senso inverso, abbiamo prima proseguito lungo la stradina e poi sentiero fino ad un alpeggio ormai diroccato, trovando la prima neve intorno ai 2000 m (macchie) e in copertura continua intorno ai 2200 m. La neve precedente era poca, ma con fondo duro, e sopra 15/20 cm di neve caduta ieri. Siamo risaliti per un pendio-canale, prima direttamente e poi in diagonale, fino a sbucare ad un colle a 2400 m dove ha inizio la cresta Est del Monte Gran Costa. Dal colletto finalmente un deciso miglioramento delle condizioni meteo, prima ampie schiarite, e poi, finalmente, è spuntato il sole!!. Per risalire la cresta, in qualche tratto affilata e ripida, abbiamo utilizzato i ramponi. Questo tratto è da considerare BR e non MR a mio avviso! Sbucati sull’anticima dove si trova la prima baracchetta militare semidiroccata, una ampia dorsale pianeggiante ci ha portati in vetta al Monte Gran Costa (indicata da un semplice paletto in legno!). Dopo circa mezz’ora di sosta in cima (con annessa pausa pranzo) siamo scesi per un facile pendio fino ad intercettare la strada dell’Assietta. Poi per ampia dorsale, salendo anche la Testa di Mottas, siamo poi giunti in vetta alla Testa dell’Assietta. Dalla stradina fino in vetta all’Assietta siamo saliti con le ciaspole ai piedi. Neve anche qui in condizioni discrete, a tratti crosta portante con strato di 10/15 cm di neve recente, a tratti crostosa lavorata dal vento e non portante, ma con le ciastre ai piedi non era un problema! Quassù cielo quasi sereno, visibilità ottima e panorama vastissimo! Non ci siamo trattenuti molto su questa cima, in quanto un vento abbastanza fastidioso è tornato a farci compagnia! In discesa abbiamo seguito a ritroso la strada dell’Assietta, risalito un breve tratto, e poi scesi per un ripido valloncello al sottostante Col Lauson. Scesi nel sottostante vallone con le ciaspole ai piedi direttamente lungo il pendio fino a circa 2000 m di quota, poi tolte le ciastre direttamente giù per pendii erbosi fino a riprendere la stradina di salita e da qui rientrati a Grand Puy. E’ stata una gita piacevole e siamo rimasti soddisfatti della scelta fatta, fatta in ambiente invernale davvero incantevole, ancora parecchia neve presente, sembra di essere a gennaio altro che maggio! Oggi su queste cime, a parte due ciaspolatori della Val Pellice che hanno salito il Gran Costa, e un altro ciaspolatore solitario incontrato alla partenza e diretto al Col Blegier nessun altro incontro fatto, pochissima gente in giro, meglio così!

Bella giornata e bella gita fatta in ottima compagnia di Alessandro e Anna Maria, oggi tre Camosci del CAI Ligure a spasso in questo angolo della Val Chisone, e per noi è stata la prima volta e una piacevole scoperta! Ci sono altre mete decisamente interessanti in zona, e torneremo sicuramente da queste parti!

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