Fourà (Punta) dal Lago Losere

Fourà (Punta) dal Lago Losere
La gita
giuliof
5 18/08/2012

Oggi condizioni eccellenti per questo giro, tutto pulito e asciutto, meteo strepitoso con temperature tropicali anche sopra i 3k. Solo verso le valli di Lanzo si vedevano nubi di vapore già dal primo mattino ma in lontananza emergeva il Monviso. Salito dalla mulattiera al lago Gias di Beu, poi sulle incredibili placche puntando direttamente ai ghiaioni franosi della montagna tagliando fuori i due colli fino ad intercettare la traccia di salita già sul pendio finale, variante un po’ laboriosa ma ben calibrata, grazie al giro di sopralluogo fatto un anno fa. Si sale agevolmente alla croce seguendo i vari ometti che, senza passaggi obbligati, portano tutti ai bolli gialli del passaggio chiave, che al ritorno mi sono dilettato ad aggirare alla sua destra su rocce appena un pochino più ripide. Panorama davvero incantevole da questa cima specialmente verso la Valsavarenche, il gruppo del Gran Paradiso e tutte le cime della zona. Dalla cima ho contato una trentina di laghetti, per la maggior parte di fusione e collocati nella sede dei ghiacciai ormai scomparsi, permangono solo risibili lingue di neve nei punti meno esposti dei versanti nord. Dalla croce si prosegue agevolmente per alcune decine di metri sulla cresta, poi in prossimità del salto ritengo necessario assicurarsi. Nei pressi del Colle di Ferauda la montagna si mostra in tutta la sua maestosità ed appare quasi imprendibile, specialmente quando si arriva da punta Violetta, ma proseguendo verso il colle omonimo la prospettiva la rende meno severa. Disceso passando sotto punta Violetta e toccando vari laghetti, in particolare i laghi della Civetta, uno più bello dell’altro. Mulattiera affollata ma solo io in cima, nessuno lungo il mio percorso a parte qualcuno intravisto sul rilievo roccioso a nord del colle.

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