Fourà (Punta) dai Piani del Nivolet per il Colle di Ferauda

Fourà (Punta) dai Piani del Nivolet per il Colle di Ferauda
La gita
ste_6962
4 20/06/2004
Accesso stradale
arrivati in auto al Colle del Nivolet

Dopo aver salito le altre cime dalla conca del Nivolet, come la Basei, la Gran Vaudala e il Taou Blanc rimaneva ancora…la Punta Fourà ! Siamo arrivati il 19 giugno e abbiamo pernottato al Rifugio Savoia. Partiti di buon mattino abbiamo iniziato il lungo avvicinamento al Colle di Punta Fourà, nella parte iniziale siamo saliti su ripidi pendii erbosi e su pietrame abbastanza malagevole, poi abbiamo trovato qualche ometto che ci ha portato ai primi nevai che precedono il Colle. Dopo il Colle la via diventa più impegnativa, su neve dura e con tratti piuttosto ripidi e di misto nella parte alta. Oggi il mio socio Gianni non era in grande giornata, e a metà cresta ha preferito fermarsi. Io, avendo ancora tempo e avendo a disposizione una giornata di tempo stabile ho proseguito da solo verso la cima. Nella parte alta alcuni passaggi rocciosi in cresta erano innevati e per niente banali. Dall’anticima alla vetta più alta con il foro nella roccia il terreno è infido, franoso, aereo ed esposto…poi essendo solo ho dovuto fare molta attenzione e muovermi con cautela ! Una bella montagna senza ombra di dubbio, con una salita di soddisfazione e un contesto ambientale veramente notevole, peccato solamente per la qualità della roccia scadente nella parte alta della cresta, che va salita con la dovuta attenzione ! Oggi in vetta c’ero solo io, non è salito nessun altro. Bellissimo il panorama verso il Gruppo del Gran Paradiso ma anche verso la Vanoise ! In discesa qualche passaggio non era poi facilissimo, ma poi ho ritrovato la neve e da lì sceso senza problemi, dove ho ritrovato il mio socio che mi aspettava. Peccato solo che Gianni non se l’è sentita di provare a salire l’ultimo tratto della cresta. E’ una montagna poco frequentata, ma merita di essere tenuta in considerazione, però bisogna sapersi muovere su terreno esposto, ripido e non banale.

Buona la sistemazione e l’accoglienza ricevuta al Rifugio Savoia. Gita fatta in compagnia di Gianni D. del CAI Ule Genova, che però non è arrivato in cima.

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