In questa stagione il sentiero è abbastanza evidente e sale ripido e rapido all’Alpe Antena, da cui il canale d’accesso allo sperone risulta ben evidente. Già la prima placca del gendarme picchia e mena e fa subito capire con cosa si avrà a che fare: arrampicata sempre sostenuta, fisica e di decisione, con alcuni passaggi ad incastro entusiasmanti. Roccia ovunque secca nonostante tanti passi chiave siano esposti a nord. Il cordino che protegge la fessura discendente di IV+ andrebbe sostituito, quello che c’è è tutto sfibrato. Essendo in scarponi non abbiamo neanche provato a liberare il diedro chiave ma ci siamo divertiti in un ciapa&tira d’antan azzerrando senza ritegno. Il V ci sta già solo per il passo di uscita in spaccata (non azzerabile). Attenzione alla losa sulla dx nella prima metà del diedro (è staccata). Discesa facile ma esposta nella parte alta e poi un po’ scivolosa a causa del terreno gelato: in questo periodo tutto il versante va in ombra dalle 14.
Materiale usato: mezza da 60m doppiata, friend #0.3-2 BD, qualche fettuccia, martello utile per ribattere i numerosi chiodi. Siamo saliti in scarponi ma la continuità della cresta si presta anche all’utilizzo di scarpette comode. Giusto per dare una indicazione: noi in 3 per i 400m di sperone ci abbiamo messo 4h30.
Gradazione severa dei singoli passaggi: come capita spesso in questi contesti, i IV+ non corrispondono ad un 4b falesia. Evidentemente Gervasutti quando dava i gradi era proprio Giusto…
Finalmente sulle tracce del Fortissimo; grazie a Vik e Piotta ottimi secondi, rapidi ed efficienti!