Fasso (Lago) e Rifugio Bignami dalla Diga di Alpe Gera, sentiero Glaciologico Luigi Marson

Fasso (Lago) e Rifugio Bignami dalla Diga di Alpe Gera, sentiero Glaciologico Luigi Marson
La gita
irui70
4 27/10/2019

Con la bellissima giornata abbiamo colto l’attimo per fare tutto il Sentiero Glaciologico L.Marson seguendo con attenzione i bolli e frecce di colore blu che partono dal Rif.Bignami. In alcuni punti c’è da fare un po’attenzione per il percorso come al bivio con segnali posti su un grosso masso poco dopo l’Alpe Fellaria. Qui prendiamo subito la traccia per il percorso A che sale su un pendio ripido rimontando poi la morena che racchiude piccolo Lago Fasso Noi dal Lago Fasso abbiamo puntato dritto al visibile lago glaciale posto sotto lo zoccolo roccioso della Vedretta di Fellaria occid. scendendo con un po’ di attenzione la sponda della morena tra massi ben saldi. Incredibile pensare che circa 30 anni fa il ghiacciaio arrivasse a coprire la piana del laghetto. Dal laghetto siamo scesi tra i massi erratici alcuni recanti targhe con immagini stilizzate e testo sulle varie fasi di arretramento del ghiacciaio veramente interessanti. Dopo aver intercettato i bolli del percorso B varchiamo il ponte sul rio salendo senza problemi sulla morena che porta verso la Vedretta di Fellaria orient. Strepitoso il colpo d’occhio da grande nord sul la lingua glaciale che si tuffa nel lago creatosi durante l’arretramento del ghiacciaio.

Grande escursione con scorci a dir poco favolosi, infatti non me ne voglia il Lago Fasso sul percorso A con gran panorama sul Piz Argient e P.zo Zupò (il più 4000 mancato per antonomasia), ed il sottostante laghetto glaciale sotto la Vedretta occid. sul percorso B con bella vista sul P.zo Scalino, ma il lago formatosi sotto la Vedretta orient. di Fellaria del percorso C con la lingua di ghiaccio con il suo fronte alto circa 30mt. che si tuffa nel lago con tanto di iceberg è qualcosa di d’avvero meraviglioso che rimarrà indelebilmente impresso nelle nostre memorie, bella anche la seraccata superiore posta sopra lo zoccolo che scarica a fasi alterne bombe di ghiaccio, è tutta un’altra cosa rispetto ai piccoli laghetti visti prima. Quasi quasi, oserei accostare il panorama ovviamente con proporzioni più ridotte ai grandi scorci panoramici sui ghiacciai Islandesi o Patagonici. Bellissima la giornata autunnale che abbiamo usufruito ed indispensabile per foto con colori di qualità. Consiglio di effettuare questa escursione nelle giornate del periodo autunnale dove i contrasti dei colori esaltano meglio, ovviamente prima che la neve ricopra il tutto con effetto monocolore e prima che il ghiacciaio arretri del tutto. Sconsigliata in caso di poca visibilità anche perché i bolli in certi punti non sono di facile individuazione. Al ritorno abbiamo anche completato il periplo del Lago di Gera scendendo la sponda verso l’Alpe Gebrè arrivando alla macchina quasi al buio dopo un bel giro di circa 17km. Salita effettuata con i compagni d’avventura Antonella Eva Mariagrazia Bebbe e Cosetta e come noi molta gente in giro…sopratutto sul percorso C ovviamente il più frequentato. Per report foto ed itinerario completo digita sul mio sito blog (Su e giù…con lo zaino 3)

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