Da notare come l’itinerario qui proposto non rappresenti sempre necessariamente il percorso piu’ breve in termini di sviluppo e durata. Tuttavia in questa variante, spezzata su 3 giorni, porta ad attraversare 6 incantenvoli valli (in aggiunta alle 2 di partenza e arrivo) e 14 bellissimi laghi, oltre che a soggiornare in due ottimi rifugi (il Miserin e il Grauson).
Percorso per la maggiorparte escursionistico, ma alcuni brevi tratti nei pressi di alcuni dei colli (Lavodilec e Arbolle) lo rendono adatto ad escursionisti esperti.
Nel complesso si percorrono circa 44 km di sviluppo, 3980 m D+ e 3720 D-
Si puo’ raggiungere Piamprato anche in bus GTT da Pont a Luglio e Agosto.
Giorno 1: da Piamprato al Rif. Miserin
Tratta nel complesso facile e nemmeno troppo lunga (prevedere circa 5 h), di circa 12 km di sviluppo, 1470 m D+ e 450 m D-
Dalla piazza della chiesa attraversare l’abitato di Piamprato, seguire la sterrata fino al suo termine a monte della seggiovia, e da qui imboccare il sentiero che risale il Vallone La Reale con direzione Colle Larissa. Raggiunto il pianoro sotto il colle a quota 2420, ignorare a destra il sentiero per il Lago La Reale (che tuttavia si puo’ raggiungere in pochi minuti), e proseguire verso nord fino a guadagnare i 2584 m del Colle Larissa. La discesa sul versante Champorcher si svolge su sentiero 5B, passando sulle sponde del Lac de Laris, e poi procedendo a mezzacosta a sinistra puntanto all’arrivo della Seggiovia di Cimetta Rossa. Da qui scendere sulla sterrata fino al ponte sul Torrente della Rosa dei Banchi, a 2223 m. Poco oltre imboccare a sinistra il sentiero n° 7, che aggirando alle pendici il Monte Dondena e il Monte Rascias conduce al Lago Miserin (2580m) con il vicino omonimo Rifugio e il Santurio Notre Dame de la Neige.
Giorno 2: dal Rif. Miserin al Rif. Grauson
Tratta di circa 17 km di sviluppo, 1534 m D+ e 1571 m D-. Prevedere circa 8 ore. Difficoltà EE solo per il breve tratto sotto il Colle di Lavodilec . Una buona parte del percorso (circa 11 km su 17) si svolge su sentiero intervallivo 102.
Lunga ma appagante tappa che porta a toccare i valloni di Dondena, Clavalité, Saint Marcel e Grauson, tramite 3 colli (Fénis, Lavodilec e Saint Marcel), passando per i Laghi Nero, Pontonnet, Lavodilec, Coronas. questa non é la via piu’ breve tra i due rifugi: il percorso tramite la Finestra di Champorcher e il Colle Invergneux dimezza sicuramente i tempi, ma non è altrettanto interessante a mio avviso.
Dal Rif. Miserin in direzione Nord su sentiero 7A scendere di circa 60 m fino a toccare le sponde del Lago Nero, svoltare a destra e percorrere per un brevissimo tratto la mulattiera reale (segnavia 7A/7B), fino ad incontrate le indicazioni per il Col Fénis tramite sentiero 7A, che si prende a sinistra. Salire fino al Lago Pontonnet, dove si incrocia il Chemin du Roi. Prenderlo a sinistra/verso ovest (segnavia 7A-8) e in breve raggiungere il Col Fénis (2833 m).
Imboccare il sentiero no. 6 e scendere per breve tratto su pietraia, poi su facile sentiero, nella Comba Tersiva, fino a raggiungere gli alpeggi Grand’Alpe a 2128 m, con il vicino bivacco E.Borroz.
Imboccare a sinistra il sentiero Intervallivo 102, che con un traverso a mezza costa raggiunge l’Alpe Lavodilec (2261 m) nei pressi dell’omonimo lago, oppure per tracce direttamente al lago – variante interessante anche per la presenza del curioso bivacco (privato) Turati.
Aggirato il lago sulla sponda nord, il sentiero comincia la sua salita in direzione Est verso il Colle di Lavodilec, che si raggiunge a quota 2877 m. Da colle si gode un ampio panorama sulla valle di Saint Marcel e la valle centrale.
Dal Colle scendere con breve traverso su instabile pietrisco sino alla dorsale erbosa che si stacca verso ovest dal Petit Avert. Prestare attenzione in questo breve tratto, specialmente a quota 2830 causa crolli di pietre dall’alto (sentiero gia’ percorso in passato, ma trovato particolarmente franoso quest’anno). Da questo punto in avanti scendere comodamente fino a raggiungere il pianoro erboso sopra La Chaux, a quota 2470 circa. Lo si percorre verso est, attraversando alcuni torrentelli, con percorso non obbligato (i segnavia scarseggiano), puntando all’imbocco dell’evidente Vallon Fenêtre.
Sempre seguendo il percorso dell’Intervallivo 102, si risale per circa 500 m D+ il vallone, per comodo sentiero, fino a guadagnare il Colle di Saint Marcel (o Col Coronas) a 2906 m.
Una comoda e breve discesa porta sulle sponde del lago Corona a 2702 m, da dove si abbandona il 102 (che invece prosegue in semi-piano verso ovest, fino a Lago di Lussert inferiore) e si imbocca il frequentatissimo 8B fino a raggiungere il nuovo rifugio Grauson a quota 2510.
Giorno 3: dal Rif. Grauson a Pila
Tratta di circa 14 km di sviluppo, 900 m D+ e 1600 m D-, per la quale prevedere almeno 5 ore. Anche questa si svolge quasi interamente su Sentiero 102. EE causa sentiero franato del Colle di Arbolle. Un’eventuale traversino strategico tra il Colle di Laures e il Colle di Arbolle, per evitare di perdere quota, e’ sconsigliabile, e ad ogni modo non evita il delicato tratto franato sotto il Colle.
Dai rifugio imboccare verso monte in direzione Nord il sentiero 8A/102, con meta Laghi di Lussert. Questo porta a toccare la sponda Sud del lago inferiore (2721 m), per poi salire ripidamente fino al secondo lago (2800 m), e infine il terzo e quarto lago (2907 m). Da qui il sentiero diventa una traccia nella pietraia, che conduce al Colle di Laures (3035 m).
Dal Colle procedere in discesa su pietraia nel Vallone di Laures, perdendo circa 100 m fino al bivio a quota 2940. Da qui procede sul 102 e risalire a sinistra la pietraia rossa con direzione Colle di Arbolle (3152 m). Prestare molta attenzione nella parte alta di questo tratto, dove la pietraia diventa piuttosto insidiosa, e sopratutto dove attorno a quota 3100 m c’è un traversino su terriccio instabile, su terreno inclinato e un poco esposto. Questo e’ sicuramente il tratto piu’ delicato di tutta la gita.
Dal colle scendere su agevole sentiero in pietraia nel Vallone di Arbolle, passando a fianco del Lago Gelato (2957 m) e del piccolo Lac de l’Echo (2702 m), fino a giungere sulla sponda del Lago d’Arbolle (2496 m) con l’omonimo Rifugio. Sempre seguendo il 102 guadagnare l’ultimo colle, il Colle di Chamolé (2649 m), per poi ridiscendere su comodo sentiero fino al sottostante Lago di Chamolé (2325 m). Dalla sua sponda nord si stacca il sentiero 19, che si imbocca fino a raggiungere l’Alpe di Chamolé (2150 m), per poi proseguire lungo il tracciato della pista ex Renato Rosa (ora sentiero no. 16) fino a giungere a destinazione, Pila (1800 m).
Da Pila si puo’ comodamente raggiungere la citta’ di Aosta in poco meno di 20 minuti con telecabina, operativa nella stagione estiva.